“Pinuccio Tatarella era uomo di grande bonomia, ma sui principi non ha mai ceduto: lo sanno bene coloro i quali hanno avuto la fortuna di sentirlo in quest’Aula e lo sanno bene coloro i quali hanno seguito la sua avventura politica. È stato l’uomo che più di ogni altro ha sposato la causa del bipolarismo. Era un presidenzialista convinto e aveva chiara l’idea dell’alternativa tra la destra e la sinistra. Non a caso, in questa sua convinzione, il centro veniva rappresentato come un traghetto che dalla riva destra passava alla riva sinistra e viceversa, ma che rimane senza passeggeri quando le due rive sono forti. Tutti noi sappiamo quanto Pinuccio si sia battuto per l’elezione diretta del Presidente della Provincia, per l’elezione diretta del Sindaco e come un sistema elettorale, quello delle regionali, si richiami ancora a Tatarella. Pinuccio ha sempre teorizzato la necessità di andare ‘oltre’: oltre al Polo delle Libertà, oltre i confini del centrodestra. Ma il suo andare ‘oltre’ non significava diventare altro. Lo diceva Pinuccio, lo condividiamo noi, lo condivide Fratelli d’Italia che ha l’onore di sedere su quegli stessi banchi della destra politica italiana, sui quali si è seduto lui”.