“Per il pop e gli organizzatori di concerti inizia una nuova Era: stessa dignità di altri settori che sono stati aiutati fino ad ora dallo Stato. L’industria della musica dal vivo ha sofferto più di tutti durante il Covid, perché non ha avuto alcun tipo di supporto economico pubblico. La musica dal vivo fa grandissimi numeri che producono ricchezza culturale, ma anche un indotto economico enorme. Si sostiene praticamente da sola e rappresenta un elemento importante che partecipa al Pil dell’Italia. Faccio l’esempio di Milano. Il comune di Milano ha incassato più di 2 milioni di euro di tasse di soggiorno per i concerti fatti in città. Insomma, grandi entrate sia per gli enti locali, sia per lo Stato, ma anche ovviamente un indotto di lavoro per chi sta dietro questi tour e tutti i commercianti che beneficiano di tutti questi eventi. Quindi è l’ora che si riesca a riconoscere dignità alla musica pop, e a trovare modalità di sostegni non solo simbolici per chi lavora in questo settore. Finalmente c’è qualcuno al governo, come il sottosegretario Mazzi, che non ha pregiudizi per la musica pop e che è sensibile al lavoro che fanno tutti questi imprenditori e associazioni culturali. Lo spettacolo pop dal vivo, a differenza di altri settori, è intergenerazionale e in un momento di crisi di partecipazione a cinema e teatri, i concerti diventano il luogo preferito per la condivisione delle emozioni. Il supporto che può dare lo Stato è quello di offrire un riconoscimento anche mediante una tax credit a determinati tipi di spettacoli che possono essere un incentivo per produrre eventi anche in zone del Paese che finora non sono riusciti ad attrarre gli spettacoli di media-alta qualità. Altri settori industriali come il cinema hanno ricevuto la giusta attenzione con il tax credit. Compatibilmente con le esigenze di bilancio, e possibilmente d’accordo anche con l’opposizione, sarebbe l’ora di dare un segnale tangibile di supporto economico a chi organizza questo genere di appuntamenti”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, capogruppo in commissione Cultura a Palazzo Madama.