“L’empatia mostrata sui social dalla professoressa universitaria Donatella Di Cesare verso la terrorista rossa Barbara Balzerani, deceduta pochi giorni fa, è un caso che non può esaurirsi con qualche polemica politica. Non basta giustificarsi, come ha fatto la Di Cesare, sostenendo di aver sempre condannato la violenza. Chi ha l’onore e l’onere di insegnare in un’università, deve attenersi a delle norme comportamentali adeguate a uno Stato democratico. Scrivere ‘la tua rivoluzione è anche la mia’ rivolgendosi a una brigatista assassina è un gesto di condivisione per una lotta armata contro lo Stato. Altri docenti, che come lei lavorano per lo Stato, hanno perso il posto per molto meno. Auspichiamo l’intervento del ministro Bernini per valutare se la Di Cesare è compatibile con il ruolo che ricopre”.
Lo dichiara in una nota il senatore Paolo Marcheschi, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura.