“Solidarietà ai giornalisti colpiti da un vile attacco ieri in Slovenia. Purtroppo apprendo con sgomento dal sindacato Unirai che si è verificato un violento attacco a una troupe Rai del tg2 mentre era impegnata a realizzare un servizio sull’eccidio delle foibe in Slovenia, a pochi chilometri dal confine italiano. Insieme a degli speleologi gli operatori si sono addentrati in una profonda caverna rinvenendo resti umani di cittadini italiani. Della loro assenza hanno approfittato alcuni barbari nostalgici danneggiando i mezzi della troupe parcheggiati sulla strada. Simili azioni riaprono ferite che sembravano almeno parzialmente rimarginate con la fine dell’oblio.
Gli orrori subiti dagli italiani per mano dei comunisti titini non avevano giustificazioni ieri, figurarsi oggi in cui la Slovenia è parte dell’Unione europea.
Il bisogno di verità storica, a 80 anni di distanza, non può ancora essere percepita come una minaccia e non è accettabile che qualcuno perseveri nel negazionismo o nel tentativo di nascondere le decine di migliaia di vittime infoibate sul confine orientale”.
Lo dichiara in una nota il Vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli.