“Due pesi, due misure. L’ennesima dimostrazione che a Firenze, la città amministrata da Nardella e dal Pd, con la supervisione di Giani, i diritti degli italiani contano meno di quelli degli stranieri giunge oggi da via della Casella.
Per anni, questo angolo di città ha ospitato un centro islamico. O meglio, un ‘centro culturale’ che in realtà nascondeva una vera e propria moschea, la quale – nonostante le centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini – è rimasta beatamente al proprio posto, a testimonianza di come, evidentemente, le regole in via della Casella non valgono nulla.
Oggi, arriva addirittura un salto di qualità! Insegne scintillanti, colori sgargianti – in perfetto stile Islamabad – che niente hanno a che vedere con Firenze e la Toscana. Peccato che se un commerciante fiorentino mette una fioriera davanti al proprio negozio o un ristorante una ‘pericolosissima’ lavagna per illustrare il proprio menù, in meno di cinque minuti arriva la salatissima multa!
Certo, sindaco Nardella, una lavagnetta o una fioriera deturpano il paesaggio fiorentino, al contrario, di un bello skyline di un paese arabo, con minareti e moschee!
Sembra uno scherzo di pessimo gusto, invece così di vive nella città di Nardella, del Pd e di Giani, che ogni giorno assomiglia più a Islamabad e meno alla Firenze dei nostri nonni”. Lo dichiarano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio.