Tra libri e premi Atreju, gli ospiti della sesta giornata della festa di Fratelli d’Italia

Siamo giunti al momento clou di Atreju, il weekend che inizia oggi venerdì 13 dicembre. Dopo una lunga giornata non meno intensa e ricca di spunti di riflessioni, da oggi fino a domenica si succederanno sui palchi delle sale dedicate a Cristoforo Colombo e a Marco Polo, nella grande cornice del Circo Massimo, numerosi e importanti ospiti, personalità internazionali e politici di ogni schieramento politico, fino ad arrivare al discorso conclusivo del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Ieri, dopo un programma interessante che ha visto arrivare ad Atreju personaggi di spicco come i ministri Foti, Giorgetti, Casellati, Calderoli, la serata con si è conclusa con la presentazione di due libri: “Il follemente corretto. L’inclusione che esclude e l’ascesa della nuova nuova élite” di Luca Ricolfi e “Cina, la nuova egemonia. La guerra dei metalli rari” di Giovanni Brussato. Due testi a loro modo distanti, ma che in realtà sono legati da un filo rosso impercettibile: la deriva linguistica dietro cui si nasconde una certa élite nasce in contemporanea a quella green, che si serve dei prodotti falsamente ecologici che arrivano dalla Cina, che sfrutta le risorse dell’Africa anche e soprattutto in senso capitalistico. Sono, insomma, due fenomeni che mettono a rischio la tenuta dell’Occidente, da una parte sociale, dall’altro commerciale, a cui bisogna reagire.

È arrivato poi il momento dei premi Atreju, che sono stati consegnati a Stefania Battistini e Simone Traini, i due giornalisti che sono stati accusati di aver attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk. Accusati cioè dalla Russia di aver svolto il proprio mestiere. “È un problema che condividiamo con altri colleghi. È bello essere anche una comunità in questo senso e riuscire a ribadire quali sono i principi su cui fondiamo la nostre società”, ha detto Battistini. Premio Atreju, in contemporanea, anche a Edoardo Vianello: “Mi sono sempre dichiarato di destra, perché sono di destra” ha ammesso il cantante. “Non ho mai avvertito un ostracismo, qualcuno aveva paura di dichiarare” di essere di destra ma “credo che ognuno debba esprimere le proprie opinioni, i propri sentimenti”.

Dunque la sesta giornata, iniziata alle 9 questa mattina con due presentazioni di libri. “War room. Attori, strutture e processi della politica in campagna permanente” di Luigi Di Gregorio, sulla nuova politica e sul modo in cui la politica ha iniziato a comunicare, specie con l’inasprimento da parte di alcuni nei toni e nei metodi, che si oppongono ai toni ironici di Atreju; il secondo libro è “Mino cane fortunato”, di Massimiliano Simari, che racconta la storia del suo American bully, famoso sui social, ricollegandosi al rispetto e all’educazione verso il mondo animale. Il programma di oggi è zeppo di interventi. Ci saranno ospiti come Arianna Meloni, Roberto Gualtieri, Ignazio La Russa intervistato da Peter Gomez. E ancora Pietro Senali, Andrea Delmastro, Mario Giordano, con un palinsesto fittissimo che durerà fino a sera.

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