“Nella tragicomica celebrazione del Trattato del Quirinale tra la Francia e l’Italia teso a rinsaldare l’amicizia e la cooperazione con i Cugini d’Oltralpe, ci eravamo chiesti se fossero stati previsti anche processi più veloci per giungere alla sacrosanta estradizione dei terroristi rossi scappati in Francia e protetti dalla ‘dottrina Mitterrand’. Come volevasi dimostrare dagli ultimi casi, che vedono l’ulteriore rallentamento dei processi a 9 brigatisti perché i magistrati francesi non avrebbero letto le carte, nulla di tutto ciò si è verificato. Semmai l’esatto opposto perché non leggere le carte in decenni di tempo, a fronte di richieste provenienti da una nazione democratica fondatrice dell’Ue e teoricamente amica, è un atto vergognoso, ostile e umiliante. Altro che Trattato bilaterale…”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.