Trento, Giornalista censurato all’università perchè critica le ONG. Solidarietà della Meloni.

“Invitato da studenti di sinistra come giornalista sulla crisi libica, a Sociologia a Trento, un gruppo di nipotini di Curcio non mi ha fatto parlare con assurde accuse di “fascismo” e perchè critico le Ong. L’università si è piegata ai violenti, ma poi Il Rettore mi ha invitato a tornare. Vulnus per la libertà di espressione. ” Così l’inviato di guerra, il giornalista Fausto Biloslavo, ha annunciato stamattina la censura rossa di cui è stato vittima all’Università di Trento.

Le accuse di fascismo e lo striscione con Biloslavo a testa in giù

Il reporter de Il Giornale spiega all’Adnkronos di essere stato invitato da un gruppo studentesco “per parlare della Libia, perché ci sono stato mille volte, dalla caduta di Gheddafi in poi”. Quindi, “all’ultimo minuto mentre stavo arrivando in treno dopo ore di viaggio”, l’università “ha deciso di piegarsi alla violenta minoranza trovando un cavillo formale e vietando l’accesso all’Aula Kessler del Dipartimento di sociologia”. Un funzionario ha comunicato al telefono che la conferenza era saltata, continua, che non è potuto entrare nella facoltà universitaria “perché giravano picchetti di balordi, giunti anche da fuori”.

La solidarietà di Giorgia Meloni

«Massima solidarietà a Fausto Biloslavo, giornalista capace, sempre in prima linea per raccontare la verità sul campo. Invitato a discutere sulla crisi libica nella facoltà di sociologia di Trento, è stato vittima proprio della solita intolleranza da parte di chi, ogni giorno, si riempie la bocca di parole come rispetto e democrazia, il tutto con la complicità dell’Università stessa che si è piegata ai violenti impedendo l’evento. Come al solito, parlano tanto di libertà ma la negano a chi non la pensa come loro. Un precedente pericoloso».

Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

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