“Sorprende fortemente la decisione del Tribunale di Bologna di rinviare il decreto legge ‘Paesi sicuri’ alla Corte di giustizia europea. Siamo certi che la Corte confermerà quello che per noi è lapalissiano: ovvero che è lo Stato a stabilire quali sono, appunto, le Nazioni sicure. Resta indiscussa la prerogativa del giudice di valutare poi, nel caso concreto, se quel Paese, sicuro in linea generale, lo sia, nello specifico, per il soggetto di cui si parla. Il decreto è certamente un atto giuridico e tiene conto, e non potrebbe che essere così, sia politicamente sia giuridicamente, della tutela dei diritti umani”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati.