Napoli potrebbe essere la prossima città a introdurre un biglietto d’ingresso per accedere al suo centro storico, dai Decumani a San Gregorio Armeno. L’idea, proposta in consiglio comunale dal consigliere Gennaro Esposito, si ispira a modelli simili già applicati in altre città, come Venezia, Tropea, Pompei e Roma, dove per accedere alla Fontana di Trevi è stato introdotto il numero chiuso.
La proposta mira a rendere più vivibile il centro storico, spesso sotto pressione a causa del fenomeno dell’overtourism. Il ticket, dal valore di 5 euro e valido solo nei periodi di massimo afflusso come le festività natalizie, potrebbe rappresentare una risorsa strategica in vista di grandi eventi come il Giubileo 2025 e l’anniversario della fondazione di Napoli.
Intanto, la questione dell’overtourism nella metropoli partenopea è diventato anche un caso politico. A soffiare sul fuoco, infatti, è il gruppo consiliare a Palazzo San Giacomo di Fratelli d’Italia. “Senza una seria programmazione il turismo a Napoli rischia di diventare un incubo”. Lo hanno affermato in una nota il presidente del coordinamento cittadino Marco Nonno, il vice Luigi Rispoli e il consigliere comunale di Napoli Giorgio Longobardi.
“Per questo week-end si annunciano centottantamila persone in città, attese tra oggi e domenica ma solo poco più del 5% soggiornerà in albergo a conferma che quello che interessa la nostra città è un turismo low cost che provoca disagi e non produce effetti positivi sull’economia- sottolineano gli esponenti partenopei del partito guidato da Giorgia Meloni- Manfredi qualche giorno fa ha dichiarato “Meglio una città troppo piena che vuota e povera” e noi siamo d’accordo con lui ma vorremmo fargli notare che esiste anche un’altra opzione e cioè quella di una città piena con un turismo programmato e reso sostenibile, che può diventare veramente un motore per lo sviluppo di Napoli. Non avere un assessore al turismo capace non lo giustifica e non giustifica l’amministrazione comunale che anche nelle scelte più banali dimostra la propria incapacità basti pensare a ciò che accade al Centro Storico. Questa è un’area che da sola attrae naturalmente i turisti ma proprio per questo ci chiediamo se la pressione turistica, che comporta disagi significativi per i residenti e per gli stessi visitatori vada alimentata dal Comune patrocinando e finanziando visite guidate ed iniziative all’interno dello stesso quando forse sarebbe più logico ed opportuno promuovere manifestazioni che possano far conoscere ai turisti altre zone della nostra città e allo stesso tempo contribuire ad alleggerire la pressione tra i decumani. Così come non ci risultano siano stati presi provvedimenti per garantire una migliore condizione di vivibilità dei residenti durante il periodo di massima affluenza visto che sono loro che pagano il prezzo maggiore di questo caos che Manfredi si ostina a chiamare turismo. Sarebbe curioso sapere quali “prodotti” turistici, immagini e territori sono stati promossi dall’Amministrazione Comunale nelle fiere del turismo a cui il Comune di Napoli ha partecipato nel 2024 giusto per capire se ci sia qualche piccolo segnale di ravvedimento”.
“Per questo motivo il nostro gruppo comunale”- concludono, Nonno, Rispoli e Longobardi- “ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Sindaco per cercare di capire come mai si continua ad assistere senza intervenire a quello che succede nella nostra città a proposito del fenomeno dell’overtourism.”