“Quando parliamo di turismo accessibile non guardiamo ad una tipologia di ricettività diversa dalle altre, bensì dell’accoglienza in se stessa che deve diventare per tutti: un turismo che, andando al di là di barriere fisiche, cognitive, sensoriali e culturali, sia inclusivo. Perché il turismo è un patrimonio comune, collettivo, e quindi tutti noi abbiamo il pieno diritto di godercelo. Per questo, il Governo Meloni ha sempre posto grande attenzione su questo settore, anche organizzando un G7 tematico, una prima riunione Ministeriale sul tema della disabilità e dell’inclusione e la prima Ministeriale sul turismo. In continuità con quanto detto ho presentato una proposta di legge, attualmente incardinata in commissione Attività produttive, che mira a soddisfare un bisogno concreto ormai non più eludibile: permettere alle persone disabili di fare una vacanza in Italia o all’estero in strutture ricettive che abbiano locali pienamente accessibili, usufruendo di tutti i mezzi di trasporto indispensabili per il pieno godimento dei servizi essenziali connessi all’offerta turistica.
Infine, un turismo pienamente accessibile non può prescindere dalla formazione, dalla comunicazione e dalla divulgazione dell’offerta per le persone con difficoltà. Inclusione e accessibilità sono le due parole chiave, le due condizioni favorevoli per la partecipazione attiva dei cittadini alla realtà locale, globale e virtuale”.
Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Attività Produttive Gianluca Caramanna, consigliere del ministro del Turismo, intervenendo al Seminario Internazionale sul Diritto del Turismo, in corso a Cordoba.