“Fratelli d’Italia è da sempre al fianco del mondo del turismo e di tutto il comparto, che purtroppo è il grande assente nei decreti varati dagli ultimi governi”. A dirlo il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, nel corso dell’Assemblea nazionale del Dipartimento Turismo di FdI “Turismo 4.0 Una nuova prospettiva” che si è svolta sabato a Napoli.
“Deve essere molto chiaro, continua il senatore Ciriani, che soltanto se riparte il turismo l’Italia, l’economia italiana, può tornare a crescere. Purtroppo, oltre all’inadeguatezza delle misure messe in campo dal governo dobbiamo rilevare la debolezza dello stesso ministero del Turismo che appare escluso dalle grandi scelte strategiche. Invece, sarebbe necessario avviare intorno al ministero e con il pieno coinvolgimento delle Regioni un piano organico di rilancio, tenendo conto che fare turismo significa dare e fornire servizi di qualità e investire sulla modernizzazione del Paese e non semplicemente affittare camere. Il turismo è la grande questione del Paese, ed è tempo di dire basta a questa sottovalutazione del governo”.
E riguardo le responsabilità dei governi precedenti e la continuità negli errori tra l’Esecutivo Draghi e quello Conte il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, responsabile del Dipartimento agricoltura spiega: “Il governo Conte è stato come una società a irresponsabilità illimitata. Il settore turistico ancor più che dalla pandemia è stato infatti messo in ginocchio dalle restrizioni e dalle scelte del ministro Speranza in particolare. Le cose però non sono cambiate col governo Draghi. La paventata proroga dello stato di emergenza al 31/12 rischia, infatti, di essere la pietra tombale sul settore turistico e le imprese italiane”.
Infine, il senatore Nicola Calandrini, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio nel denunciare l’abbandono del settore turismo fa notare come “nei vari decreti che si sono succeduti dallo scoppio della pandemia ad oggi, le aziende del comparto hanno avuto ben poco ristoro e ben poche risorse. Tante speranze di rilancio sono ora riposte nel PNRR, dove comunque il turismo purtroppo è marginale, visto che occupa solo due pagine e mezzo su 270 circa e impegna appena 2,4 miliardi su oltre 230 miliardi tra PNRR e fondo complementare. Ci saremmo aspettati ben altro visto che il turismo è stato forse il settore più colpito dalla pandemia, prima per le chiusure dei confini e le restrizioni, poi per provvedimenti illogici, non ultimo il coprifuoco che chiaramente ha scoraggiato i viaggi. Come Fratelli d’Italia vigileremo affinché siano varate e applicate le riforme e non un euro degli investimenti previsti vada sprecato”.