Tutte le vittime italiane del terrorismo islamico

Sostengono che sia sbagliato citare l’Islam quando si parla dei jihadisti , degli assassini dell’Isis o di Al-Qaeda perché, aggiungono, l’Islam non è quello professato dagli uomini di Al-Baghdadi o, prima, di Osama bin Laden, il miliardario saudita del terrore. Beh, se anche così è, bisogna dire che questi assassini fanno di tutto per confondere le idee, non ultimo attaccare sempre al grido di Allah akbar, perciò per noi continueranno ad essere terroristi islamici fino a prova contraria. Gente che uccide per generare l’orrore, sparando a casaccio su passanti inermi, travolgendo con un pullman famigliole che passeggiano in una sera d’estate, turisti in spiaggia che prendono il sole o altri che visitano un museo, studenti fuori sede, giovani ricercatori, giornalisti e avventori in giro per mercatini di Natale. Una strage indegna, che distrugge non solo le vite delle vittime, ma anche delle loro famiglie, lasciando un dolore che non passerà mai.
Solo negli ultimi 15 anni, per noi italiani sono stati davvero tanti i concittadini uccisi da questi macellai. Gente per bene, padri, madri e figli di famiglia che però nessuno ricorda mai, mentre si intitolano le sale della Camera di Deputati a Carlo Giuliani o si propone di intitolare una scuola a Stefano Cucchi. Allora vogliamo provare a ricordarle noi queste vittime dimenticate.
16 maggio 2003. A Casablanca, in Marocco, una serie di attacchi suicidi uccide 45 persone (33 vittime più 12 attentatori). Gli attentati vengono rivendicati dal gruppo Salafia Jihadia. Tra i morti c’è anche Luciano Tadiotto, residente a Oleggio (Novara) tecnico della Ditta “Siti”, in Marocco per ragioni di lavoro. Tadiotto aveva 46 anni, e un figlio di 8 anni.
30 maggio 2004. In un attentato che costerà la vita a 23 innocenti, muore Antonio Amato, cuoco di Giugliano, in provincia di Napoli. Il poveretto viene ucciso nell’attacco contro un complesso residenziale di Al Khobar, in Arabia Saudita. Amato, 35 anni, lavorava nel ristorante”Oasis”. L’attentato verrà poi rivendicato da Al Quaeda.
7 ottobre 2004. Jessica e Sabrina Rinaudo, 20 e 22 anni, di Dronero, in provincia di Cuneo, restano uccise nell’attentato contro l’Hotel Hilton di Taba, in Egitto, dove si trovavano in vacanza. Con loro muoiono altre 32 persone. Per riconoscere i loro corpi martoriati, è stato necessario l’esame del DNA.
16 dicembre 2004 – per un incidente, sulla strada tra Falluja e Ramadi, Salvatore Santoro, 52 anni, avrebbe investito e ucciso un guerrigliero iracheno. Da qui la reazione di vendetta dei ribelli che lo hanno giustiziato senza pietà
7 luglio 2005. Nell’attacco dei terroristi jihadisti alla metropolitana di Londra, con altre 53 persone muore Benedetta Ciacci, romana, analista finanziaria di 31 anni. Dopo 10 anni dalla morte, a Roma, decidono di intestarle una vita. Creano anche la targa, solo che la strada in questione è senza asfalto, né marciapiedi né luce. Avvilito, il padre di Roberta dice: ““Solo i familiari delle vittime possono capire quanto soffriamo perché ci è cambiata la vita”.
23 luglio 2005. E’ una splendida mattinata di sole quando i terroristi con un gommone fanno irruzione sulla spiaggia gremita di Sharm el Sheikk e sparano ad altezza uomo uccidendo 60 persone tra cui Sebastiano e Giovanni Conti, Daniela Maiorana, Rita Privitera e le sorelle Paola e Daniela Bastianutti.
10 agosto 2006 – Gerusalemme, Israele. Angelo Frammartino, volontario in una missione di pace presso il centro denominato “La torre del Fenicottero” per aiutare i bambini vittime del conflitto israelo-palestinese viene ucciso proprio da un palestinese.
26 novembre 2008 – Antonio Di Lorenzo, uomo d’affari romano, viene ucciso da una granata nell’attentato che costa la vita ad altre 165 persone presso il prestigioso Trident Oberoi Hotel di Mumbai. Era lì per affari con il figlio di 38 anni. Gli assassini, per la loro giovane età, vengono soprannominati i mujaheddin ragazzini.
13 febbraio 2010 – Nadia Macerini, 37 anni, insegnante di yoga di Arezzo, muore per una bomba esplosa nel ristorante The German Bakery a Pune, in India. La donna lavorava per il centro di meditazione Osho Ashram, situato vicino al ristorante.
26 febbraio 2010 – Pietro Antonio Colazzo, un funzionario della Aise, l’Agenzia di informazione e sicurezza esterna, viene ucciso in un attacco suicida compiuto dai talebani a Kabul contro due diverse guest house.
9 marzo 2013 – Silvano Trevisan, 69 anni, ingegnere di San Stino di Livenza, viene rapito insieme ad altri stranieri nello stato di Bauchi in Nigeria. Quasi un mese dopo, il 9 marzo, Ansaru, il gruppo estremista nato da Boko Haram, annuncia sul proprio sito web l’uccisione dei sette ostaggi di religione cristiana rapiti a metà febbraio nel nord della Nigeria. Il 10 marzo la Farnesina conferma che Trevisan era fra loro.
18 marzo 2015. A Tunisi un gruppo di turisti si trova in visita al famoso museo del Bardo quando avviene un assalto di terroristi. Francesco Caldara, Orazio Conte, Antonella Sesino e Giuseppina Biella muoiono senza nemmeno sapere cosa stia succedendo.
13 novembre 2015. Valeria Solesin, dottoranda all’università Sorbona, è uccisa nell’attentato contro il teatro Bataclan, un locale molto alla moda dove quella sera c’è un concerto. Di lei gli amici che la ricordano, dicono: “Era studiosa determinata, ribelle e piena di vita”.
5 gennaio 2016 – Michele Santomenna, 9 anni, figlio di Gaetano, 57 anni, proprietario del Cafè Cappuccino attaccato da terroristi di Al Qaeda, muore sotto il fuoco dei terroristi. Siamo in Burkina Fasso a Ouagadougou. Con lui muore anche la moglie di Gaetano e mamma di Michele, la giovane ucraina Victoria Yankovska.
3 marzo 2016 – Salvatore Failla (47 anni) e Fausto Piano (61 anni), tecnici della Bonatti, vengono uccisi in una sparatoria da militanti dell’Isis a Sabrata (Libia).
22 marzo 2016 – Patricia Rizzo, funzionaria europea, è uccisa nell’attacco alla metro Maelbeek a Bruxelles.
1 luglio 2016 – Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Vengono sgozzati o fatti a pezzi dai terroristi dell’Isis nell’assalto al ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca in Bangladesh. Chi è stato sulla scena racconta di immagini indescrivibili di orrore e morte.
15 luglio 2016 – Non si è ancora spenta la eco di quanto accaduto a Dacca, che a un passo da casa nostra ecco l’ennesima tragedia. Siamo a Nizza, Francia. Tra le 86 vittime dell’attacco condotto con un camion che ha travolto la folla sulla Promenade des Anglaise, ci sono gli italiani Mario Casati, Carla Gaveglio, Maria Grazia Ascoli, Gianna Muset, Angelo D’Agostino e Nicolas Leslie.
19 dicembre 2016 – Fabrizia di Lorenzo, 31 anni, di Sulmona muore in un attentato a Berlino, dove lavora da tempo. Laureata a Bologna in Relazioni Internazionali, era impiegata presso un’azienda di trasporti. Sarebbe rientrata a casa per le feste di Natale ed era in un mercatino a fare compre per i parenti. Pochi minuti prima di morire aveva sentito sua madre per telefono.
11 dicembre 2018 – Un radicalizzato islamico di origine algerina ma di cittadinanza francese, inizia a sparare sulla folla in visita a un mercatino di Natale a Strasburgo. Uccide 3 persone e ne ferisce altre. Tra i feriti c’è Antonio Megalizzi, giornalista 28enne che si trova a Strasburgo per un servizio sulla UE. Colpito alla testa, il giovane va in coma, e muore tre giorni dopo. Tra i feriti gravi anche un amico che si trovava con lui.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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