“Fratelli d’Italia con il suo ordine del giorno chiede al governo di essere coerente con quello che ha detto, scritto e soprattutto votato alla Camera dei deputati. Cioè, di portare le spese per il settore della Difesa dall’attuale 1.5 per cento al 2 per cento del Pil. Peraltro, quando ci riferiamo a investimenti nella difesa parliamo di alta tecnologia, cyber sicurezza, tutti settori nei quali proprio le aziende italiane sono all’avanguardia”.
A dirlo è il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani.
“Si tratta di impegni che sono stati sottoscritti dal governo Conte ma comunque da tutti i governi di centrosinistra negli ultimi dieci anni, osserva il presidente Ciriani. Infatti, il nostro ordine del giorno fa riferimento a un impegno che la stessa maggioranza ha preso alla Camera e si tratta di difendere l’interesse nazionale e non di una parte. Chi oggi si oppone a queste spese non si rende conto che si tratta di impegni presi a livello internazionale. C’è in gioco anche la credibilità dell’Italia dinanzi ai Paesi stranieri. Per quanto ci riguarda noi facciamo il nostro dovere di opposizione responsabile e patriottica, ricordando gli impegni che l’Italia ha sottoscritto. Invece, c’è un partito come il M5S, presieduto da un ex presidente del Consiglio, che cerca di raccogliere qualche voto parlando alla pancia degli italiani senza rendersi conto che hanno sottoscritto impegni a livello internazionale. “.
Infine, per quanto riguarda i fondi per finanziare l’aumento per le spese del Settore Difesa Ciriani propone: “Potrebbero essere reperiti dalle risorse, letteralmente buttate, del reddito di cittadinanza, ma anche dallo stesso PNRR che potrebbe essere riorientato verso il Settore Difesa visto che si tratta di investimenti di cui il nostro Paese in questo momento ha assoluto bisogno”.