Ucraina: “Il super cecchino Wali è vivo”

Il super cecchino canadese Wali, dato per morto dai russi, sarebbe vivo e godrebbe anche di ottima salute.

A confermarlo lo stesso Wali che, con un’ironia particolare per un teatro di guerra ma consona al personaggio, ha reso noto di essere stato “l’ultimo a sapere della mia morte…”

Sembrerebbe dunque smentita, anche in maniera clamorosa, la notizia della sua uccisione da parte delle forze speciali russe, che avevano addirittura annunciato la sua esecuzione “appena 20 minuti dopo essere entrato in azione a Mariupol”, con tanto di foto del cadavere.

Ma chi è Wali? Perché è stata annunciata la sua morte, pur non essendo un ufficiale delle forze armate ucraine? Perché attorno al suo nome c’è tutta questa attenzione? Le risposte a queste domande sono nella sua storia, dipanatasi in vari scenari di guerra negli ultimi anni. Storia che, nella crudezza che le guerre si portano dietro, è quasi sconfinata nella leggenda.

Wali, il cui vero nome non è conosciuto, nella vita normale è un informatico canadese. Nella vita “leggendaria” è invece un tiratore. Bravo, molto bravo. Dannatamente bravo, dal punto di vista dei suoi nemici. È stato un componente del Royal 22e régiment, uno dei reggimenti di fanteria dell’esercito canadese, e ha partecipato a missioni di guerra in Afghanistan e Iraq. Su questi teatri di guerra si è guadagnato la fama di cecchino infallibile, avendo all’attivo centinaia di uccisioni in battaglia. La media degli obiettivi che un cecchino riesce a colpire si aggira intorno a 7/10 al giorno, mentre a Wali ne sono stati attribuiti addirittura fino a 40. Numeri che testimoniano la sua abilità, ma che indicano anche il perché dell’attenzione attorno al suo nome.

Per questi motivi, qualche settimana fa aveva destato enorme clamore la notizia del suo arruolamento come volontario per difendere l’Ucraina dall’invasione russa. I simboli sono molto importanti in certi contesti e, in questo caso, la scelta di uno dei migliori cecchini al mondo di combattere a difesa dell’Ucraina rappresenta un simbolo di grande importanza. Per gli ucraini ma anche per i russi. E infatti non è una sorpresa che la propaganda russa e filorussa non abbia esitato a diffondere la notizia dell’abbattimento di Wali, addirittura dopo soli 20 minuti dalla sua entrata in azione.

Le info di guerra sono sempre discutibili, da qualunque delle parti in conflitto provengano, perché si possono considerare esse stesse come strategie di guerra. In questo caso però, stante le immagini diffuse dallo stesso Wali e le dichiarazioni rilasciate a una testa online canadese, sembrerebbe proprio che il super cecchino sia vivo e vegeto e goda di buona salute.

A quanto appena detto va aggiunto un altro dato. La notizia dell’uccisione di Wali diffusa dalle forze russe risponde non solo all’esigenza di smorzare l’entusiasmo per il suo arruolamento tra i volontari stranieri al fianco dell’Ucraina, ma anche all’esigenza di smontare l’importanza e l’efficacia dei cecchini. Questo perché, sul campo, sono diversi i generali e gli ufficiali russi abbattuti da cecchini ucraini o al fianco degli ucraini, come testimoniato dalle immagini diffuse da media russi di funerali militari e come ammesso financo dalle stesse forze armate russe. Perdite importanti, che mettono in seria crisi la catena di comando di un esercito che, sul campo, sta affrontando difficoltà forse inattese e una resistenza degli ucraini certamente non preventivata.

La speranza, per tutti, è che Wali possa rapidamente tornare a programmare. Sarebbe, forse, il segnale della vittoria della diplomazia e la fine di questa sciagurata guerra.

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1 commento

  1. Una bella e sana missione di Wali sarebbe un viaggio a Mosca a visitare le stanze del Cremlino dove potrebbe avere la ‘fortuna’ di incontrare mister RasPutin e ficcargli una bella cal. 38 in mezzo agli occhi. Così i russi non potrebbero dubitare ed il mondo lo ricompenserebbe degnamente.

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