“Dopo tre anni dall’inizio della guerra l’Italia mantiene i suoi impegni e difende i propri principi di libertà affinché in Ucraina si possa arrivare ad una pace giusta. Come affermava Kipling nulla può dirsi concluso se non è concluso con giustizia e quindi continueremo ad aiutare l’Ucraina con i mezzi militari, e non solo, perché è sì vero che le armi non sono strumenti di pace ma è altrettanto vero che non esiste una pace disarmata. Se in questi tre anni non ci fossimo adoperati, come Europa e come Occidente, a difesa dell’Ucraina oggi questa nazione non esisterebbe più. I più deboli hanno saputo resistere e non era così scontato, per cui insisteremo su questa strada”.
Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli Roberto Menia, vicepresidente della Commissione Esteri a Palazzo Madama.