“Il rapporto Draghi ha il merito innegabile di richiamare l’Ue alla concretezza delle grandi sfide e di scrivere finalmente la parola “fine” su una stagione dominata troppo a lungo da una dannosa ideologia ultra-ambientalista e anti-industriale”. Lo dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia- ECR al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
“Serve una nuova stagione di concretezza e pragmatismo per rilanciare competitività e produttività delle aziende europee dopo la sbornia ideologica di questi anni. Se vogliamo
ritrovare un protagonismo europeo sullo scenario economico globale dobbiamo comprendere che non ci può essere autonomia strategica senza imprese competitive e non ci può essere transizione ecologica senza imprese che innovano. L’approccio iper-regolatorio, burocratizzato e punitivo tipico dell’Ue deve lasciare spazio a politiche concrete a sostegno dell’economia reale, delle imprese e del lavoro. Lo abbiamo sostenuto quasi da soli nella scorsa legislatura, -conclude Fidanza- ora ci auguriamo arrivi davvero un cambio di passo radicale. Sugli strumenti economico-finanziari, sulle scelte politiche e sulle dinamiche istituzionali ogni forza politica farà le sue proposte, ma una cosa è certa: anche se faranno a gara per dirsi d’accordo, oggi i fautori della decrescita felice europea hanno preso un sonoro schiaffone”.