“Lo scorso 27 agosto una frana si è abbattuta sui binari della linea ferroviaria del Frejus all’altezza di La Praz. Secondo la competente Prefettura della Savoia, le operazioni di sgombero e ripristino potrebbero durare oltre un anno e terminare solo alla fine del 2024. Tempistiche inaccettabili in un mercato già messo a dura prova dalle crisi degli anni passati nonché dalla chiusura programmata del traforo del Monte Bianco per lavori di manutenzione. L’attuale interruzione delle attività di Autostrada Ferroviaria Alpina ha già comportato l’attivazione della cassa integrazione per un centinaio di lavoratori tra dipendenti e fornitori”. È quanto dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR e componente della commissione Trasporti al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza. “Il perdurare della chiusura del Frejus ferroviario porterà alla cessazione definitiva di un servizio che trasporta su rotaia oltre 30 mila Tir l’anno (prevalentemente merci pericolose) riversando questo ingente traffico sulle strade montane e sui valichi già ampiamente sovraffollati.
Di fronte a questa situazione grave ho depositato, insieme alla delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, un’interrogazione urgente al Commissario europeo ai Trasporti Adina Valean, per chiedere di intervenire presso le autorità competenti francesi affinché avviino immediatamente gli interventi necessari a ripristinare l’area colpita dalla frana, accompagnandoli con un cronoprogramma certo, in modo da far ripartire quanto prima il traffico merci e il corretto funzionamento del mercato interno”.