Ue, la Conferenza sul futuro trasformata in farsa.

“Un’iniziativa che avrebbe potuto gettare le basi per una nuova Europa, più rispettosa delle identità nazionali e più centrale nello scacchiere internazionale, ma che i federalisti hanno trasformato in una farsa”. Così Giorgia Meloni commenta la celebrazone della “Festa dell’Europa” e la chiusura dei lavori della Conferenza sul futuro della Ue.

“Hanno imposto la loro agenda, respinto tutte le proposte dei Conservatori e hanno allestito una passerella mediatica dai costi sconosciuti e non rappresentativa del sentimento dei popoli. – aggiunge – ECR continuerà a lavorare per dare un’anima e una missione all’Europa e costruire una Confederazione di Stati liberi e sovrani capace di stare a testa alta in Occidente e nel mondo. Un’Europa orgogliosa e fiera di sé stessa, capace di difendersi dalle minacce delle autocrazie”.

“La Festa dell’Europa sia vera occasione di riflessione per un profondo cambiamento dell’attuale assetto istituzionale, soprattutto per renderla più vicina al bisogno dei cittadini europei e in grado di rispondere in maniera efficace alle sfide presenti e future”, sottolinea il copresidente del gruppo Ecr- FdI al Parlamento europeo Raffaele Fitto.

“La soluzione per far questo non può essere certo la Conferenza sul Futuro dell’Europa – prosegue – che rappresenta semplicemente un momento di autocelebrazione, e l’ennesimo tentativo di imporre un super stato europeo, centralizzatore e burocratico. Un tentativo già fallito e superato, considerando anche il non paper presentato da una decina di Stati membri nel quale viene sottolineata l’inefficacia dei cambiamenti proposti e piuttosto la necessita di politiche concrete. La pandemia prima, la guerra russo-ucraina oggi hanno messo a nudo, infatti, le debolezze e la vulnerabilità dell’attuale Unione Europea frutto di scelte e politiche sbagliate nel recente passato. Occorre riscoprire – conclude Fitto – il disegno dei padri fondatori, che avevano previsto un progetto comune sui grandi temi, ma nel pieno rispetto della diversità dei singoli Stati membri. Tutto questo e’  il contrario dell’Europa di oggi che mentre dimostra un continuo attivismo verso ambiti che non le competono, latita o è insufficiente in altri di importanza fondamentale come la politica estera, la difesa, l’immigrazione, l’energia e l’agroalimentare”.

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La Redazione de La Voce del Patriota

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