La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è “a casa sua ad Hannover”, in Germania, e “si sta rimettendo bene” dalla “grave polmonite” che l’ha colpita dall’inizio di gennaio, tanto da aver dovuto “cancellare gli appuntamenti esterni” ed essere “ospedalizzata per una settimana, fino a venerdì scorso”. Lo ha riferito oggi a Bruxelles la portavoce capo della Commissione, Paula Pinho, durante il briefing quotidiano per la stampa.
Von der Leyen, ha aggiunto Pinho, non potrà ancora partecipare al prossimo collegio dei commissari europei, mercoledì prossimo a Bruxelles, e per questo “ha chiesto alla vicepresidente esecutiva della Commissione, Teresa Ribera, di presiedere la riunione” al suo posto; ma “si aspetta di riprendere i suoi appuntamenti esterni entro la fine di questa settimana. In particolare parteciperà al ‘World Economic Forum di Davos’ la prossima settimana, e alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo”, che si tiene dal 20 al 23 gennaio.
Rispondendo ai giornalisti, la portavoce ha precisato che durante la sua ospedalizzazione la presidente della Commissione “non è mai stata sottoposta a cure intensive con il respiratore”, ma che “al contrario, ha potuto continuare a restare regolarmente in contatto quotidiano con il suo team”, e anche “rispondere a chiamate telefoniche esterne importanti, come quella della premier italiana Giorgia Meloni”.
Sotto pressione da parte della stampa, che l’accusava di non aver riferito tempestivamente la gravità della situazione, Pinho ha ricordato che aveva già detto la settimana scorsa che von der Leyen era ammalata, e quanto grave (“serious”, ndr) fosse la sua polmonite, aggiungendo di aver “chiarito come la presidente fosse comunque in grado di continuare a lavorare (‘keep business running’, ndr) mantenendo il contatto con il suo team”, e anche “con i leader, se necessario”. Quindi, ha concluso la portavoce, “la sua capacità di agire non è mai stata messa in questione”.