“Mille giorni fa quella che veniva mascherata come una mera esercitazione militare russa, al confine con l’Ucraina, si rivelò un’invasione a tutti gli effetti. La prima in Europa dopo anni di pace. Un’invasione fallita, ce lo ricorda proprio questo momento di commemorazione. Fallita grazie al coraggio e alla determinazione del presidente ucraino. Il regime di Putin era convinto che sarebbe bastata una solo notte per prendersi l’Ucraina. Non è stato così. Da quel giorno il popolo ucraino resiste sotto il peso di bombardamenti indiscriminati, che colpiscono civili, infrastrutture critiche e tutto ciò che è essenziale per la sopravvivenza”. Così il copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo Nicola Procaccini eurodeputato di Fratelli d’Italia intervenendo in Plenaria a Bruxelles durante il dibattito sui 1000 giorni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Il popolo ucraino ci sta insegnando che la patria non è una parola vota che appartiene al passato, che la libertà non è uno slogan politico e che l’Europa non è un trattato firmato nel secolo scorso, non è un insieme di regole (talvolta ingiuste), ma è una comunità di destino. Alla quale apparteniamo, senza bisogno di sceglierlo. Per questo continueremo a stare con l’Ucraina fino a quando sarà necessario. E non solo perché rappresenta la parte giusta della storia, ma perché sappiamo che non difendere oggi i principi della libertà e della dignità umana significherebbe accettare un futuro di caos, in cui la legge della forza prevale sul diritto e i più deboli sono destinati a soccombere”.