UE, Procaccini (FdI-ECR): “DSA strumento da usare non per censura ma per libertà di opinione“

“Sospetto che la perdita del dominio politico sulle piattaforme social stia facendo facendo impazzire le sinistre ad ogni latitudine. Quando esercitavate un controllo asfissiante sul dibattito pubblico attraverso i social network, stabilendo chi poteva parlare e cosa si poteva dire, non sentivate il bisogno di un dibattito come questo. Al contrario noi conservatori europei ne sentivamo allora il bisogno e sentivamo il bisogno di uno strumento come il DSA. Per proteggere i minori dai pericoli della rete, per difendere la libertà di parola che veniva odiosamente compressa”.
Lo ho dichiarato  il Co-Presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, intervenendo  a Strasburgo nel dibattito sul DSA, il regolamento sui servizi digitali della UE.
“La stragrande maggioranza di noi votò a favore per questo. Perché ci sembrava incredibile che Twitter potesse chiudere l’account del presidente democraticamente eletto Donald Trump e lasciare indisturbato l’ayatollah Khamenei di minacciare il mondo con i suoi tweet. Volevamo garantire agli utenti il diritto di adire un vero giudice, non un fact checker, se ingiustamente privati della libertà di parola. Il DSA – ha concluso Procaccini- deve essere usato nel modo giusto: evitando pregiudizi, abusi, l’imposizione di un “pensiero unico”. La verità è che da circa duecento anni, dai tempi di De Tocqueville, è sempre la stessa storia: noi ci poniamo dalla parte della libertà, voi dall’altra”

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