Ue, Procaccini (FdI-ECR): “Primi 100 giorni della nuova Commissione molto diversi da 5 anni fa”

“In questi primi 100 giorni della nuova Commissione Von der Leyen, ci siamo occupati di competitività e rilancio della crescita economica, di semplificazione normativa, di come agevolare i rimpatri degli immigrati illegali. L’Unione Europea finalmente decide di governare il fenomeno della migrazione, senza lasciarsi governare dagli scafisti o dai fanatici immigrazionisti “no borders”.
In questi giorni stiamo anche discutendo della necessità di tornare ad investire sulla difesa e la sicurezza dei popoli europei. Non un’avventura militarista, come sostiene l’estrema sinistra e l’estrema destra, ma un’assunzione di responsabilità. Si tratta di riconoscere quanto è preziosa la pace che stiamo vivendo in Europa da pochi decenni, e quanto sia importante difenderla da chi ama la guerra”.

Lo ha dichiarato il co-presidente dei Conservatori al Parlamento europeo,  Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, intervenendo nella plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
“Insomma, in questo inizio di legislatura europea ci stiamo occupando di temi sui quali è normale avere opinioni diverse. Ma finalmente ci stiamo occupando di cose serie, vere, grandi. Come dovrebbe fare una istituzione politica che cura gli interessi di mezzo miliardo di persone.
Qualcuno di voi ricorda di cosa discutevamo nei primi 100 giorni della scorsa Commissione? Ve lo dico io: di come aprire le porte dell’immigrazione a tutti indiscriminatamente, di come appesantire la competitività del nostro sistema produttivo con una montagna di direttive e regolamenti pseudo ambientalisti, di quanto fosse “fascista” occuparsi di difesa e sicurezza. Vi ricordo che nella scorsa legislatura, dominata dalle forze politiche socialiste e verdi, ci siamo occupati lungamente del “problema” dei peti delle mucche che emettono gas metano, di quanto sia prioritario difendere i diritti LGBTQIAPK+, in Uganda.

Ora, io non so come andranno le cose nei prossimi giorni, ma so che i cittadini europei ogni volta che sono andati a votare negli ultimi anni ci hanno indicato un’altra strada. Percorriamola, senza paura”.

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