“Molti domandano al presidente Meloni chi sia il suo modello, lei ci ha detto di aspirare a far sì che il laboratorio italiano sia un modello. Mi piace sognare che conservatori e popolari possano costruire un equilibrio di scelte che condizionino il futuro della politica europea partendo da quanto avvenuto in Italia”. Lo ha detto Gianfranco Rotondi, deputato di Fratelli d’Italia, nell’Aula della Camera a seguito delle comunicazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre.
“Non c’è antinomia tra più Europa e più Italia – ha detto ancora Rotondi – perché sono concetti che toccano la definizione stessa della nostra identità, che è nazionale, europea e transnazionale, perché tocca i valori dell’Occidente. Nelle parole del Presidente Meloni c’è stata la rivendicazione, non di una semplice identità nostra, ma di una scelta di campo, che nel tempo che attraversiamo – e che ci è dato di vivere – è purtroppo ineludibile perché, o siamo dalla parte dell’Occidente, o siamo dalla parte dei valori dei padri costituenti dell’Europa, che amiamo citare, o siamo dalla parte giusta della storia dell’umanità, o scegliamo, anche con abilità dialettiche e tartufeschi ragionamenti, una posizione defilata, che significa automaticamente stare dalla parte opposta”, ha concluso.