“Le sfide che ci attendono nei prossimi anni, anche in considerazione dei rapidi cambiamenti nello scenario internazionale, richiedono chiaramente un quadro finanziario pluriennale che possa concretamente realizzare gli obiettivi prefissati dall’UE. Temi come la competitività o la difesa sono nuove priorità che necessitano di esser affrontate con coesione e ampia convergenza politica, riducendo al minimo le strozzature del sistema europeo, ossia gli oneri amministrativi, normativi e di comunicazione. Semplificare il sistema UE eliminando sprechi e troppa frammentazione sarà uno step cruciale, così come di vitale importanza mobilitare il capitale privato nel prossimo quadro finanziario. Ricordo che la somma dell’attuale bilancio pluriennale e del Next Generation EU è vicina all’1,7% del PIL dell’UE: c’è margine per aumentare la dotazione. Sulla difesa è chiaro che la spesa a livello europeo possa apportare il massimo valore aggiunto. Ad oggi, nella rubrica sicurezza e difesa del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 sono stanziati circa 14,9 miliardi di euro, una somma insufficiente per affrontare le crescenti minacce alla sicurezza e per modernizzare il settore. Ora si lavora al libro bianco sul futuro della difesa europea, e gli ultimi Consigli europei hanno già chiesto una accelerazione dei lavori, invitando la Commissione a proporre fonti di finanziamento supplementari. L’Italia – con il Governo Meloni – da tempo chiedeva di scomputare le spese di difesa dal calcolo del rapporto deficit/PIL. Il Governo Meloni ha poi espresso la volontà di lavorare per strumenti comuni per finanziare l’industria della difesa, attraverso garanzie europee per investimenti privati. Oggi la parola chiave in Europa – ragionando su tutte queste tematiche – è coesione. Per più unita tra gli Stati membri e più trasversalità in quei settori fondamentali per le sfide future”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, in occasione dell’incontro informale con il Commissario europeo per il bilancio, la lotta antifrode e la pubblica amministrazione, Piotr Serafin, di fronte agli Uffici di Presidenza delle Commissioni bilancio e affari europei delle due Camere.