Dalla prossima mezzanotte scatteranno i quindici giorni prima delle elezioni europee, in cui non sarà più possibile per legge aggiornare i sondaggi sulle intenzioni di voto degli elettori italiani. Quindici giorni di silenzio, insomma, che vedranno riaggiornare i dati, non più con semplici stime, il prossimo 8 e 9 giugno. In generale, si può dire che tutti i sondaggi danno per certa la vittoria di Fratelli d’Italia, pronto a riconfermare lo storico risultato di un anno e mezzo fa alle politiche del 25 settembre 2022. Una riconferma poderosa: quel 26% che ha consentito di ottenere 182 seggi in Parlamento, ora sarà probabilmente rivisto in aumento. Le preferenze per Fratelli d’Italia oscillano tra il 27% e il 28% del totale, quote che permetterebbero al partito di Giorgia Meloni di far entrare al Parlamento europeo tra i 23 e i 25 membri. Proprio Giorgia Meloni, il primo Presidente del Consiglio donna della storia italiana, vede confermare il suo già alto livello di gradimento. Lei così come tutto il governo. Risultati eccellenti, che confermano il buon lavoro dell’esecutivo di centrodestra, capace non solo di mantenere stabile il proprio consenso, ma anche di corroborarlo nel complesso. Le elezioni europee, come si sa infatti, non prevedono la formazione di coalizioni, ma ogni partito si unisce al gruppo europeo al quale appartiene. Tuttavia, avere dalle urne una riconferma diretta da parte dei cittadini, è una constatazione senza dubbio forte, che porterà a rafforzare il centrodestra nel completamento della legislatura a guida della Nazione.
Gap enorme tra destra e sinistra
Vari sondaggi confermano l’andazzo degli ultimi mesi: secondo i dati rilasciati dall’Istituto Piepoli da Il Giornale, Fratelli d’Italia si classificherebbe primo tra i partiti italiani con il 28,5% delle preferenze. Lega e Forza Italia sarebbero appaiati all’8%, raggiungendo così il centrodestra quota 44,5%. A differenza di Fratelli d’Italia, forte di uno slancio verso la crescita che continua da circa due anni, il Partito Democratico vive invece, si legge sul quotidiano, “più una situazione di resilienza che di slancio”, fermo al 20,5%. Il Movimento Cinque Stelle è invece dato al 16%. Dopodiché, è ancora tutto incerto per i partiti minori, specialmente dal momento che la quota di sbarramento per le europee è fissata al 4%: Azione e Stati Uniti di Europa, il nuovo gruppo di Matteo Renzi ed Emma Bonino, dovrebbero riuscire a farcela, raggiungendo rispettivamente il 5% e il 4,5% dei consensi. Rimarrebbero fuori Alleanza Verdi e Sinistra, ferma al 3,5%, Libertà di Cateno De Luca al 2% e gli altri partiti. Anche altri istituti confermano più o meno quanto riportato dall’Istituto Piepoli. Secondo Noto, nel sondaggi pubblicato ieri per Porta a Porta, Fratelli d’Italia è dato al 28%, il Partito Democratico al 20,5%. Swg, consegnando i dati a Enrico Mentana, riporta il 27% di Fratelli d’Italia contro il 21% del partito di Elly Schlein. Un po’ di “fiducia” per il PD arriva dai sondaggi pubblicati dal Corriere della Sera, che ieri titolava: “Fratelli d’Italia cala al 26,5% e il PD sale al 22,5%”. Molto generoso, riducendo il gap tra i due partiti a “soli” 4 punti. Pagella Politica ha proposto una media degli ultimi sondaggi: Fratelli d’Italia è dato al 27%, il PD al 20,7%. Noto, inoltre, ha realizzato anche una simulazione sul numero di seggi sbloccati da ogni partito. Come detto, tra i 23 e i 25 per Fratelli d’Italia. Poi, il PD dovrebbe ottenerne tra i 15 e i 17, il Movimento Cinque Stelle tra gli 11 e i 13, Lega e Forza Italia tra i 7 e 9. Oscilla ovviamente tra lo 0 e il 3 il numero di possibili eurodeputati sbloccati da Azione, Stati Uniti d’Europa e Avs. Tra circa quindici giorni avremo dati certi.
A me sembra che i sondaggi non rispecchiano la situazione politica del momento.
Penso che il PD non supererà il 18 %
F.d.I. sarà vicinissimo al 30%
5S non raggiungeranno neanche il 10%
Lega e FI insieme saranno intorno al 20%