Anche l’Italia ha partecipato alla realizzazione di un veivolo spaziale che ieri è atterrato sul suolo lunare. Un momento storico. Si tratta della Blue Ghost, un lander senza equipaggio atterrato sul nostro satellite dopo essere stato realizzato da un’azienda texana. Un veivolo che ha trasportato sul nostro satellite diversi carichi scientifici, come un computer ad elevata resistenza alle radiazioni e un analizzatore del suolo lunare. È stato lanciato il mese scorso grazie a un razzo della Space X, la società aerospaziale di proprietà di Elon Musk. Si tratta della seconda volta in cui un’azienda privata riesce a inviare oggetti di sua proprietà sulla Luna. Rientra nel programma della Nasa Commercial lunar payload services.
Il Made in Italy sbarca sulla Luna
Come detto, però, c’è anche dell’Italia in questa specifica missione. Parliamo di uno strumento per la navigazione satellitare, il LuGre, che è stato costruito dalla Quascom, una ditta veneta di Bassano del Grappa, servendosi della collaborazione dell’Agenzia spaziale italiana, del Politecnico di Torino e della Nasa. LuGre sta per Lunar gnss receiver experiment ed è il primo strumento italiano attivo che raggiunge il suolo lunare. Riesce a acquisire input a una distanza di 331mila chilometri.
“Il ricevitore LuGRE, simbolo dell’eccellenza tecnologica spaziale italiana, ha raggiunto la Luna a bordo del lander Blue Ghost. Festeggiamo un grande successo, frutto di una straordinaria sinergia tra pubblico e privato – in particolare tra ASI, Qascom e Politecnico di Torino – che rafforza il ruolo di primo piano dell’Italia nel panorama spaziale internazionale. Il Governo continuerà a sostenere lo sviluppo del settore spaziale, l’innovazione e la ricerca, per garantire all’Italia ambiziosi traguardi, confermando la vocazione italiana a farsi promotrice di eccellenza e progresso nel mondo”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni sui social.
“Il Made in Italy sbarca sulla Luna – è il commento di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy –. L’allunaggio di LuGre, il ricevitore satellitare realizzato da Qascom, nell’ambito della missione congiunta Asi-Nasa, rappresenta un traguardo importante per il Paese, celebrando ancora una volta l’eccellenza italiana nella Space Economy. Protagonisti nell’esplorazione spaziale: avanti verso nuovi successi”. Un successo italiano, che testimonia quanto sia fondamentale continuare a investire in questi settori. “L’Italia è protagonista di una nuova storica tappa nell’esplorazione lunare” ha affermato poi il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Per lei, “grazie alla sinergia virtuosa tra industria, università e istituzioni, si stanno aprendo nuove frontiere per la conoscenza e la scoperta della Luna. Complimenti – ha aggiunto – a Qascom, all’Agenzia Spaziale Italiana e al Politecnico di Torino per lo straordinario successo rappresentato dall’allunaggio del lander Blue Ghost reso possibile anche grazie a LuGre, il ricevitore sviluppato in Veneto. Questa collaborazione dimostra come il nostro Paese contribuisca in modo determinante per l’esplorazione di orizzonti ancora sconosciuti”.
Positivo anche il commento dell’on. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione ed al Merito: “Con l’allunaggio del lander Blue Ghost a bordo del quale si trova lo strumento italiano LuGRE viene raggiunto un grande obiettivo che conferma come nel settore l’Italia sia un’eccellenza. Questa impresa che ha portato sulla Luna la tecnologia tricolore è importante anche per i nostri studenti che si stanno appassionando sempre più all’aerospazio. Le scuole secondarie di secondo grado stanno realizzando progetti ed esperimenti ad alto livello in questo campo che fanno ben sperare per lo sviluppo di talenti in ambito scientifico”. Il LuGre, grazie alla sua tecnologia, riuscirà a contribuire alla raccolta di informazioni fondamentali che verranno utilizzate dagli studiosi, ricercatori e sviluppatori di nuove tecnologie. La Blue Ghost verrà infine affiancata da un secondo lander, che raggiungerà il suolo lunare nei prossimi giorni.