Una manovra di contentini elettorali da distribuire

Giorgia Meloni l’ha definita “Una manovra compra consenso”, e leggendola nei suoi vari punti ci pare proprio che la leader di Fratelli d’Italia abbia colto nel segno. Più che una manovra concentrata sul rilancio per sbloccare un’economia stagnante, ci sembra una serie di “contentini” da distribuire in giro, con lo spettro dell’aumento delle tasse nel 2021, esattamente come il Movimento 5stelle l’ha voluta, perché in tutta la manovra di quello che fu il programma della Lega in campagna elettorale, c’è davvero poco.
Partiamo subito col famigerato Reddito di Cittadinanza. Partiranno nei primi 3 mesi del 2019 sia il reddito che la pensione di cittadinanza. Si prevede un contributo di 780 euro che crescerà in base al numero dei componenti della famiglia e che dovrebbe diminuire in misura da stabilire se si è proprietari di casa. Il Reddito di cittadinanza verrà corrisposto a chiunque sia residente in Italia da almeno 5 anni, disoccupato o inoccupato.
Una buona norma prevede invece che l’IVA si paghi solo dopo l’incasso della fattura. Inoltre, entro gennaio 2019 è previsto l’avvio della fatturazione elettronica, ma sono ridotte le sanzioni previste nei primi sei mesi a chi non riesca ad adeguare i sistemi informatici. Le fatture dovranno essere annotate nei registri entro e non oltre il giorno 15 del mese successivo all’emissione.
Per il superamento della legge Fornero, confermata “quota 100” per consentire a chi voglia il pensionamento a 62 anni purché se ne possano vantare almeno 38 di contributi (62+38=”quota cento). Quattro le finestre d’uscita previste nell’anno, con la prima il prossimo febbraio 2019. C’è anche la proroga di “Operazione donna” . Verrà inoltre applicato il taglio alle pensioni d’oro previsto sopra i 4500 euro netti mensili. Quest’ultima norma non può non essere accolta con estremo piacere da Fratelli d’Italia visto che fu proprio il partito della Meloni a richiederla per la prima volta nell’ormai lontano 2013. Che si sia dovuti arrivare ad oggi per mettere in pratica l’idea è un po’ triste ma comunque meglio tardi che mai.
Per gli immobili commerciali – affitto di negozi e capannoni – è prevista una tassa fissa del 21% (cedolare secca), indipendentemente dall’aliquota applicata ai redditi del proprietario. Questo dovrebbe permettere a migliaia di locali sfitti e chiusi di tornare appetibili sul mercato, e dovrebbe almeno in teoria dare impulso a produzioni e commercio. Quest’ultima norma andrà però in vigore solo con la prossima manovra prevista dal governo.
Per la sanità si tenterà di intervenire per ridurre le lunghissime liste d’attesa (a Roma per una mammografia si può attendere anche un anno, per poi essere inviati a farla in altro comune)stanziando un fondo di 50 ml di euro da dividersi tra le regioni che si impegnino in questo senso. Per evitare poi che qualche furbo riesca a superare le file in modo fraudolento, viene stabilito il Centro Unico di Prenotazione digitale nazionale. Verranno inoltre stanziati 284 ml per rinnovi contrattuali del personale del Servizio sanitario e altri 505 milioni da dividersi sempre tra le Regioni per fare fronte alla spesa farmaceutica.
Tanto vituperato per il passato dai grillini, ma oggi accolto dal Movimento con grande favore, ecco arrivare l’ennesimo condono fiscale. Si potrà sanare pagando il 20% il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi. Inoltre, presentando una dichiarazione integrativa si potrà fare emergere fino a un massimo del 30% in più rispetto a quanto già dichiarato, fino a un tetto massimo di 100mila €. E’ prevista anche una sanatoria onerosa per le liti con il fisco.
Proroga al 31.12.2019 per le detrazioni fino al 50% in 10 anni sulle ristrutturazioni edilizie della propria casa. Per gli interventi destinati all’efficienza energetica della casa, resta la proroga ma diminuiscono le agevolazioni, per esempio per gli infissi si passa dal 65% al 50%. In proposito saranno disponibili apposite tabelle destinate a tutte le fattispecie.
Un miliardo di euro è stato stanziato per riparare strade, ponti e gallerie.
Più tasse e costi per le banche e le assicurazioni.
Per oggi è tutto, nei prossimi giorni entreremo nel dettaglio e vi presenteremo le eventuali critiche e le considerazioni .

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
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