“Questa è una manovra di responsabilità, nei confronti degli italiani innanzitutto. Sarebbe stato facile operare attraverso le disponibilità economiche, contentini che poi si traducono in un risultato elettorale ma che poi a lungo termine non hanno effetto”. Questo il messaggio lanciato da Ylenja Lucaselli, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo del partito in Commissione Bilancio di Montecitorio, a “Prima le idee”, la kermesse di Fratelli d’Italia ad Andria, durante il panel “Verso la legge di Bilancio 2025. Famiglia, Lavoro, Futuro”. Il segnale è chiaro: la demagogia degli scorsi anni, le politiche fatte solo per accalappiare facile consenso con misure tutto fumo e niente arrosto, non c’è più, sparita e svanita sotto i colpi di un esecutivo che ha scelto da che parte stare. Dalla parte di famiglie, lavoratori, imprese, da tutelare attraverso politiche serie e veramente risolutive. “Il Governo Meloni – ha aggiunto Lucaselli – ha puntato su misure di lungo respiro che non faranno raccogliere il consenso oggi, ma avranno effetti benefici su tutti i cittadini”. Anche se l’alto consenso di cui gode, anzi di cui continua a godere Fratelli d’Italia indica che i cittadini hanno ben compreso la differenza con il passato.
Si tratta, dunque, di una manovra a misura di lavoratore. Quest’anno il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale. Quella misura incredibilmente criticata dalla sinistra negli anni passati proprio perché non era stata ancora resa strutturale, ora invece rimarrà fissa anche nelle prossime manovre finanziarie. Il Governo Meloni l’ha riconfermata tramite una strategia chiara: “Concentrare le risorse sulle grandi misure”. Non più sperperando i fondi tra piccoli progetti per nulla risolutivi, ma sulle grandi tematiche. Con in testa l’obiettivo maggiore: tutelare le fasce dei deboli, “troppo spesso dimenticati e messi da parte”. Così la manovra consegnerà “una nuova Italia”, per dare “nuova linfa” alla nostra Nazione.
Attenzione speciale per famiglie e sanità
Ma, come detto, è una manovra anche per le famiglie. L’onorevole di Fratelli d’Italia Mariangela Matera ha elencato le misure volute dall’esecutivo, alcune riconfermate, alcune totalmente nuove: dal congedo parentale potenziato da due a tre mesi al rafforzamento del bonus per l’accesso agli asili nido, dall’esonero dell’assegno unico dal computo dell’Isee familiare all’introduzione della nuova “Carta per i nuovi nati”. E ancora la riconferma della Carta “dedicata a te” fino al nuovo computo delle detrazione, che terrà conto del numero dei familiari a carico: più numerosa è la famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali. È in tutto e per tutto “una manovra politica” secondo Erio Congedo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Finanze alla Camera dei Deputati, che rispecchia il programma elettorale di Fratelli d’Italia e del centrodestra. Una manovra con cui il Governo ha lavorato su due direttrici: “Consolidare i risultati raggiunti” e al contempo “rafforzarli”, aumentando ad esempio, com’è stato fatto, la capacità di spesa dei ceti che, negli anni precedenti, hanno subito un abbattimento. Importante lo spazio dedicato alla sanità: in dieci anni di governi di sinistra, da Monti fino a Draghi, il Fondo sanitario nazionale ha visto perdere 37 miliardi di euro. Ed è ora un paradosso che sia quella stessa sinistra a lamentare presunti tagli. Ma i dati parlano chiaro: con il Governo Meloni il Fondo ha raggiunto una spesa mai stanziata prima nella storia italiana. Per la sanità saranno utilizzati, infine, anche i prelievi fatti a banche e assicurazioni. “Non è una misura punitiva” ha spiegato Congedo, ma si tratta di un nuovo approccio “collaborativo”. E poi la rassicurazione: il conto della misura “non ricadrà sui cittadini”.