Con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali americane, a meno di dieci giorni dall’election day, si apre anche l’early voting, ovvero il voto anticipato, diventato un elemento centrale della strategia elettorale in tutti gli Stati Uniti, particolarmente nei cosiddetti “battleground states” o stati in bilico, dove la competizione tra la Vicepresidente Kamala Harris e l’ex Presidente Donald Trump è più accesa.
L’inizio del voto anticipato e le prossime strategie elettorali
L’early voting è iniziato in molti stati, offrendo agli elettori la possibilità di votare prima del giorno ufficiale delle elezioni, il 5 novembre. Questo sistema, che include sia il voto per posta sia il voto anticipato di persona, è stato ampliato significativamente dopo la pandemia del 2020 per ridurre le folle e migliorare l’accessibilità al voto, senza non poche critiche per un sistema che in alcune contee si è rivelato fallace.
Le code ai seggi in luoghi come nella contea di DeKalb in Georgia evidenziano un alto entusiasmo tra gli elettori, specialmente tra i sostenitori della Vice Presidente Harris.
Tuttavia, la risposta repubblicana sembra essere stata altrettanto vigorosa, con strategie mirate a capitalizzare sul voto anticipato
La situazione nei Battleground States
Negli stati chiave come Florida, Georgia, Michigan, North Carolina, Pennsylvania, Virginia, e Wisconsin, l’early voting sta mostrando dinamiche interessanti. Secondo diversi analisti, c’è stato un notevole spostamento verso i Repubblicani, con un vantaggio di circa 10 punti percentuali in questi stati cruciali. Questo dato a suo modo sorprendente, da modo di osservare come le tendenze del voto anticipato possano offrire uno sguardo sulle preferenze dell’elettorato prima del giorno delle elezioni.
Implicazioni del voto anticipato
L’early voting non solo facilita l’accesso al voto ma può anche influenzare le strategie delle campagne elettorali. I candidati possono adattare i loro messaggi e mobilitazione negli ultimi giorni, in base ai feedback ricevuti dai primi voti. Questo turno verso il voto anticipato potrebbe riflettere una tendenza più ampia verso la comodità e la sicurezza nel processo elettorale.
I dati dell’economia e gli ultimi sondaggi non sono incoraggianti per i Dem
Mentre i numeri dell’early voting forniscono indicazioni preliminari, l’esito delle elezioni rimane incerto fino all’ultimo voto, preannunciando una partita tutt’altro che scontata.
I dati del voto anticipato possono non rappresentare perfettamente l’elettorato nel suo complesso, per tanto il loro utilizzo per la costruzione di modelli predittivi è molto limitato: i sondaggi dell’ultima settimana, però mostrano una rimonta dell’ex Presidente.
Come riportato dal Wall Street Journal i dati sull’economia non sono entusiasmanti, il mercato immobiliare segna il suo anno peggiore dal 1995, gli Stati Uniti e gli americani stavano meglio con Trump, rendendo sempre più difficile per la Vicepresidente Harris distaccarsi da questo messaggio.
Tuttavia dai report dei vari Stati, entrambi i partiti stanno guardando con attenzione ai numeri del voto anticipato, consapevoli che ogni vantaggio può essere cruciale negli stati in bilico. Le prossime settimane saranno determinanti, con le campagne che intensificheranno gli sforzi per conquistare gli indecisi e assicurarsi che i loro sostenitori vadano a votare, anticipatamente o il giorno delle elezioni.