“Apprendo che l’Università Roma Tre, in una non meglio precisata sede dell’ateneo vicino alla stazione Termini, avrebbe organizzato un laboratorio per bambini definiti ‘trans’ e ‘gender creative’. Il progetto di ricerca in questione sarebbe condotto da ricercatori della comunità – che, sottinteso, dovrebbe essere quella lgbt – e una insegnante montessoriana. Almeno, questo è quanto si legge su una locandina (infarcita di schwa) che sta girando su social network e chat. Laddove l’attività in questione fosse confermata, chiederei al ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, se vi siano responsabilità nell’aver autorizzato una iniziativa inopportuna sia nel merito dei temi trattati sia per un uso improprio delle strutture universitarie, e se non si ritiene di intervenire a tutela dei minori. Un simile indottrinamento, infatti, non può essere tollerato. Già altrove, in scuole di ogni ordine e grado, numerosi genitori denunciano da tempo attività rivolte ai loro figli con chiari riferimenti alla sfera intima. Mi auguro che anche l’Università Roma Tre fermi, se confermata, questa iniziativa revocando ogni autorizzazione e patrocinio”.
Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni, componente della commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
