“Coloro che contestano la legge italiana, che ha definito la maternità surrogata reato universale, dovrebbe leggere le notizie in arrivo in questi giorni dalla Georgia sulle mamme schiave. A Tbilisi un’agenzia, gestita da personaggi senza scrupoli, ha abbandonato nel completo degrado, insieme ai loro bambini, donne immigrate asiatiche e russe arrivate nella capitale georgiana per partorire e poi consegnare, a pagamento, il bambino a coppie straniere. La società ha assunto queste donne per dare alla luce i bambini e le ha poi lasciate senza alcuna assistenza morale e materiale usandole come incubatrici umane. La legge che vieta agli italiani di praticare la maternità surrogata, anche all’estero, è stata da alcuni contestata in Italia ma, come confermano le raccapriccianti notizie giunte dalla Georgia, era assolutamente necessaria per proteggere donne e bambini”.
Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Giustizia del Senato.