Valditara? “Da colpire come la Morte Nera”: frase shock di Raimo alla festa di Avs

I democraticissimi di sinistra proprio non riescono a restare un minuto di più senza dare segnali di anti-democraticità. L’ultimo caso, plateale, è quello del professore Christian Raimo, il docente liceale di filosofia che fu candidato da Avs alle scorse europee (con scarsi risultati) come premio per aver detto in Tv che i neonazisti sarebbe bene picchiarli.

Il caso

Il docente era alla festa nazionale del partito quando ha esclamato: “Il ministro dell’Istruzione Valditara va colpito, come la Morte Nera. Lui si pone come la Morte Nera, non è difficile colpirlo”. Il riferimento è alla Morte Nera di Star Wars, un’arma di distruzione di massa. “Dal punto di vista politico, Valditara va colpito perché è un bersaglio debole e riassume in sé tante delle debolezze di questo governo. Penso che vada fatta una manifestazione contro Valditara non per la scuola, ma contro Valditara: dentro alla sua ideologia c’è tutto il peggio. E se è vero che non è lui l’avversario, lui è il fronte di quel palco del mondo che ci è avverso. Va colpito lì come si colpisce la Morte Nera”. In pratica, nel racconto di Raimo, Valditara va colpito in quanto rappresentante del governo e in rappresentanza del governo. Un’azione contro di lui sarebbe un’azione contro le destre.

I precedenti del prof

A quanto pare, la violenza, contro militanti di destra o verso rappresentati dello Stato e delle autorità come gli agenti di polizia, sembra essere quasi un requisito fondamentale per entrare a far parte del mondo della sinistra: e fu lo stesso Raimo a sostenere questa tesi. Ospite a L’Aria che tira, il docente spiegò di fare politica “da quando ho 14 anni, dunque da 35 anni, e non essere mai stato bloccato dalla polizia per me sarebbe, come dire, non fare politica”. Tanto che David Parenzo, conduttore del programma, commentò: “È una conditio sine qua non”. Ma Raimo in questo caso riuscì pure a contraddirsi, perché solo poche settimane prima, seduto alla stessa tavolata su La7, raccontò che “chiunque abbia fatto militanza a sinistra negli ultimi anni sa che la violenza armata non esiste in Italia a sinistra da almeno 30 anni” e che “nei centri sociali chi ha una indulgenza nei confronti della violenza armata è stato buttato fuori”. Ora, con la citazione della Morte Nera, Raimo ha dichiarato guerra alla compagna Salis, che al momento detiene di diritto lo scettro di regina anti-destra, simbolo della lotta della nuova sinistra e delle sue modalità di fare politica. Raimo, con il suo passato a mo’ di sessantottino, vorrebbe essere lui quel simbolo.

Fratoianni minimizza

“Sono rimasto profondamente colpito dalla violenza delle parole usate contro di me in occasione della festa nazionale di Avs. La polemica politica non può mai trascendere nei toni né usare frasi o espressioni minacciose e offensive”, la risposta su X del ministro dell’Istruzione. Ma Raimo non ci sta e reagisce: “Era chiaramente una metafora…”. Fratoianni dice che “contro Valditara non c’è stata alcuna minaccia, né fisica né di altra natura. Se è stata percepita così mi scuso”. Per la sinistra, dunque, è questione di metafore, di percezioni. “Vorrei però sottolineare – ha aggiunto il leader di Avs – che la frase richiama una grande saga cinematografica, una delle più importanti della storia per chi come me, lo ammetto, ama la fantascienza. Lo dico solo per evitare di trasformare in ridicolo una questione più seria, quella del controllo e della cura delle parole”. Una minimizzazione vera e propria, pur di sminuire le ennesime parole cariche di odio, pronunciate da esponenti di sinistra nei confronti dei rappresentanti del governo.

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