Anche i socialisti tedeschi l’hanno capito. Lì in Germania, dove le frontiere erano diventate soltanto un lontano ricordo, meta prediletta per islamisti, potenziali criminali, migranti irregolari che cercavano una via facile per entrare in Europa, l’attentato di Soligen sembra aver smosso le coscienze della classe dirigente. Forse, nel rinnovato approccio (almeno annunciato) della politica nei confronti dell’accoglienza e dei flussi migratori, un ruolo di peso l’ha sicuramente avuto l’esito delle ultime elezioni europee: i socialisti di Olaf Scholz sono stati letteralmente scalzati dalla concorrenza, mentre la destra e l’ultradestra di Afd hanno raccolto consensi elevati in tutte le circoscrizioni. Segnale inconfondibile che i tedeschi si sono stufati di questa situazione: serve maggiore sicurezza all’interno dei confini, serve una maggiore difesa delle leggi.
La sinistra ha fallito
Dunque, forse Scholz è stato anche costretto a dire quello che ha detto: “Faremo di tutto affinché venga espulso chi non può e non deve restare”. Ma intanto, anche se in ritardo, il messaggio è arrivato: le politiche migratorie della sinistra, in Europa così come in Italia, hanno fallito. Ha fallito il modello di integrazione che i progressisti avrebbero voluto imporre, credendo alla favoletta della convivenza pacifica con gruppi di criminali e fondamentalisti. Ha fallito il lassismo con cui le autorità hanno agito nella difesa della sicurezza pubblica: Issa al Hassan, l’attentatore che ha ucciso tre persone ferendone altre otto durante la Festa della diversità di Soligen, era in attesa di espulsione dal 2023, ma godeva dello status di protezione sussidiaria che gli aveva permesso di rimanere nei confini tedeschi ancora per un po’. Ha fallito il buonismo, ha fallito qualsiasi pensiero di sinistra sull’immigrazione. Deve dunque tornare necessariamente a valere, come sta accadendo in Italia grazie al governo di Giorgia Meloni, la regola secondo la quale venire ospitati equivale a rispettare le leggi locali. Partendo dalla stessa accoglienza: si viene ospitati solo se si ha diritto. Dunque Scholz, pur nella sua “calma” (ben tre giorni dopo l’attentato), è andato a omaggiare le vittime con una rosa bianca. Soltanto le ultime vittime di un odio anti-cristiano e anti-europeo che le classi dirigenti di sinistra hanno sottovalutato negli anni e che ora ci troviamo ad affrontare.
La linea da seguire del Governo Meloni
Il cancelliere, usando parole nette, ha spiegato che ora, anche in Germania, bisognerà combattere “contro gli islamisti che minacciano la coesistenza pacifica di tutti noi, che mettono in pericolo la coesistenza pacifica di cristiani, ebrei e musulmani. Non permetteremo ai criminali malvagi – ha aggiunto – di distruggere questa coesione, ma agiremo contro di loro con la massima severità, non smetteremo di perseguirli”. È dunque davvero occorso che altre tre persone innocenti perdessero la vita nella guerra santa combattuta unilateralmente dai fondamentalisti per risvegliare le coscienze della sinistra? La sinistra tedesca, sia chiaro: perché, in tutto ciò, non sappiamo quanto ancora le altre sinistre, compresa quella italiana, continueranno nella loro ideologica posizione ultra-immigrazionista. La verità è che il nuovo approccio ai flussi migratori voluto dal Governo Meloni è la migliore e più potente soluzione a problemi come questo: la sicurezza delle nostre città, ormai non solo le grandi metropoli, ma anche delle più piccole (si pensi all’attentato di Crepol, cittadina francese di poco più di 500 anime che subì l’attacco di matrice islamista da parte di un folle), è minata da singoli soggetti, spesso raggiunti via internet dalle organizzazioni criminali e islamiste. Dunque, difficili da fermare e da schedare una volta entrati irregolarmente in Europa. L’unica alternativa è bloccarli alle frontiere: rafforzare i confini, bloccare i flussi illegali, rimpatriare chi non ha diritto di entrare, così come sta accadendo adesso, finalmente, in Italia grazie al Governo Meloni, è la strategia migliore che l’Europa intera deve seguire per evitare nuovi attentati di matrice islamica nelle città del nostro continente.
Anche il cancelliere tedesco se ne è accorto, chissà se i nostri sinistrati se ne faranno una ragione?
Si può e si deve fare di più, come dicevano tre cantanti, senza essere eroi, ma solo applicando una morale giusta.
I clandestini non dovevano essere in Italia, Ci sono? Siano rastrellati e raccolti in luoghi – come in Albania, ad esempio – da dove, in attesa di identificazione ed espulsione, o di ragioni valide per il loro ingresso legale, non possano entrare in Italia.
Si consideri che la maggioranza dei delitti correnti verso la persona sono commessi da questi disgraziati; non ne abbiamo colpa noi delle loro disgrazie, le risolvano nel loro Paese.
Gli islamisti sono delinquenti. L’islam è una dottrina criminale contraria alla nostra Costituzione ed alle nostre leggi.
Chiunque si dichiari musulmano in Italia dovrebbe fare una dichiarazione giurata di abiura dei passi del Corano contrari alle nostre leggi. Sono tanti, leggete il Corano. Solo a queste condizioni, revocabili al primo comportamento o dichiarazione contrastanti, possono chiedere di essere accolti in Italia.
Il medico pietoso fa la piaga purulenta.
Occorre intervenire con fermezza.
Con affetto
Alessandro