Via Almirante a Grosseto, dal Consiglio di Stato ‘nessun impedimento’. Giudici danno ragione a Comune su intitolazione contestata

Non ci sono motivi ostativi affinché sia intitolata a Grosseto una via a Giorgio Almirante. Così il Consiglio di Stato che ha dichiarato non ammissibile il ricorso presentato nel luglio 2023 dal Pci.
E’ quanto riporta oggi la stampa locale. In particolare, si spiega, per l’annullamento dell’intitolazione all’ex segretario del Msi voluta dal Comune e da più fronti contestata, era stata fatto un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con successivo intervento del Consiglio di Stato. Per quest’ultimo, questa la motivazione, spetta ai Comuni il potere esclusivo di decidere sul nome delle vie, mentre il prefetto è chiamato a decidere se rilasciare o meno l’autorizzazione in base a valutazioni di tutela dell’ordine pubblico o di esigenze di regolarità anagrafica. Poteri, questi ultimi, che secondo il Consiglio di Stato sono stati ben esercitati dal prefetto di Grosseto, Paola Berardino. “Non ci sono motivi per ritenere illegittima l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante: lo ha stabilito il Consiglio di Stato riguardo un ricorso straordinario al presidente della Repubblica che era stato avanzato a tal riguardo – il commento su Fb del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. Chi chiedeva l’annullamento della nostra scelta ha dunque avuto torto: è il Comune l’esclusivo titolare delle decisioni sul nome delle vie. E tutto il percorso intrapreso è stato assolutamente corretto. Abbiamo sempre agito con buonsenso e nel rispetto delle regole. Game over”.

Il Consiglio di Stato ha, infatti, rigettato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato da Sabrina Ciaffarafà del comitato regionale del Pci.
Tutto ha inizio nel 2018 quando l’amministrazione di centrodestra di Grosseto guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna approva una delibera con quale si invitava la giunta a intitolare una via ad Almirante, una a Enrico Berlinguer e una alla “Pacificazione nazionale”.
Due anni fa la giunta individua la strada che avrà il lato sinistro dedicato allo storico segretario del Pci e quello destro dedicato al fondatore del Movimento Sociale Italiano. Da lì in poi sono scoppiate polemiche, raccolte firma e proteste da parte della Cgil, dell’Anpi, del Pd e di Rifondazione Comunista la quale fece ricorso con la richiesta di annullare gli atti, i verbali e le circolari del Viminale. La prefettura, infatti, aveva già rilasciato il proprio nulla osta. Ora arriva anche il sì definitivo del Consiglio di Stato.

“Il Comune è l’esclusivo titolare della funzione amministrativa di toponomastica, mentre il Prefetto è chiamato a rilasciare o meno l’autorizzazione basandosi su ragioni di tutela dell’ordine pubblico o esigenze di regolarità anagrafica”, osservano i giudici . E aggiungono: “Ne segue che il corretto procedimento per l’intitolazione di nuove strade si articola in due fasi, la prima delle quali consta della delibera di giunta comunale e, la seconda, del nulla osta del prefetto. Di guisa che, in assenza di una preventiva deliberazione di giunta non vi sarebbe alcuna ipotesi di intitolazione da sottoporre al vaglio prefettizio”.

Il sindaco Vivarelli Colonna esprime così la propria soddisfazione per la decisione dei togati che hanno di fatto dato il via libera alla nascita delle vie Almirante, Berlinguer e della Pacificazione nazionale: “Chi chiedeva l’annullamento della nostra scelta ha dunque avuto torto: è il Comune l’esclusivo titolare delle decisioni sul nome delle vie. E tutto il percorso intrapreso è stato assolutamente corretto. Abbiamo sempre agito con buonsenso e nel rispetto delle regole: ora, dopo la pronuncia addirittura del Consiglio di Stato, spero sia davvero chiaro a tutti”.
Il primo cittadino di Grosseto spegne, dunque, le polemiche e conclude: “Come ho già avuto modo di dire in passato, il nostro desiderio è quello di superare quelle contrapposizioni ideologiche che, per troppi anni, hanno condizionato la vita politica del nostro Paese e del nostro territori”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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