“Il riconoscimento della Via Appia come patrimonio mondiale dell’Unesco è un grandissimo risultato. Ci tengo innanzitutto a fare nuovamente i complimenti ai Ministri Tajani e Sangiuliano per il grande lavoro svolto, che ha portato a questo eccellente riconoscimento che non era affatto scontato. Eravamo a conoscenza dell’esclusione di alcuni tratti della Regina Viarum dal riconoscimento Unesco, questo però non inficia il grandioso risultato ottenuto nei giorni scorsi. Le critiche mosse da alcuni amministratori della provincia pontina i quali, essendo esponenti della sinistra, cercano ogni pretesto per gettare fango sul Governo Meloni, sono pretestuose e rasentano lo sciacallaggio politico per meri fini elettoralistici. La via Appia Antica rappresenta un’imponente arteria di collegamento che attraversa l’intero territorio della provincia pontina, anche quel tratto tra i Comuni di Cisterna e Terracina escluso dal riconoscimento. Una porzione ovviamente presa in considerazione nei documenti del Ministero e che per ora l’Icomos, la struttura tecnica internazionale che ha valutato il dossier di candidatura, ha deciso di escludere dal percorso dell’Appia riconosciuto come patrimonio mondiale. Il riconoscimento Unesco è tuttavia una vittoria innegabile e rappresenta un primo passo: rimangono la possibilità tecnica e la volontà politica di chiedere l’integrazione dei tratti ad oggi non considerati dall’Unesco”.
Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.