Dopo 5 anni dalla chiusura di Via Bonn nel quartiere del Torrino, avvenuta a maggio del 2017, speravamo di poter inaugurare l’apertura così come ci era stato garantito dall’amministrazione capitolina e invece no, la strada è chiusa e il cantiere è fermo. I lavori per il rifacimento di appena 200 mt di carreggiata sono stati lunghi e travagliati, prima a causa della superficialità del M5S che ha impiegato anni per comprendere il problema ed espletare la gara per i lavori, ora per le solite lentezze burocratiche. Dichiarano Federico Rocca consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e vice presidente della Commissione Lavori Pubblici e Amedeo Zamparelli componente del coordinamento di Fratelli d’Italia del Municipio IX.
Nell’ennesima seduta della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale che ho fatto convocare in data 11 marzo per un aggiornamento sullo stato dei lavori – prosegue Rocca – ci è stato comunicato dai responsabili del SIMU che era pronta la perizia di variante da mandare in approvazione alla Ragioneria Generale, perizia che si era resa necessaria per sopraggiunti problemi durante i lavori i quali richiedevano un ulteriore impegno di fondi. Gli uffici auspicavano la firma della perizia per fine marzo e da qual momento l’impresa avrebbe avuto circa due mesi per completare i lavori, quindi ad essere pessimisti per giugno avremmo potuto riaprire la strada. Nulla di tutto ciò.
I lavori sono sospesi da dicembre dopo che hanno dovuto risolvere un problema con ARETI per dei cavi media tensione che non furono segnalati in conferenza dei servizi e questo già la dice lunga su come sia stato attenzionata quest’opera e e da notizie ufficiose ci dicono che la perizia deve essere ancora firmata. Sono trascorsi 5 anni dalla chiusura, due mesi dalla seduta della commissione – proseguono Rocca e Zamparelli – 6 mesi dalla sospensione dei lavori e se saremo fortunati forse per la fine dell’estate la vergognosa vicenda di Via Bonn potrà dirsi conclusa.
Mi chiedo – conclude Rocca – ma come farà l’attuale amministrazione di Roma a gestire eventi come il Giubileo o addirittura l’Expo se questi sono i tempi per rispristinare una normale strada di quartiere?