Violenze e scontri di piazza: non e’ protesta, solo ignoranza

Non è vero che ogni vita ha lo stesso valore, è una balla che ci hanno propinato in anni e anni di buonismo venduto un tot al kg a partire dai banchi di scuola fino ad arrivare agli anni universitari e all’odierna esplosione di politicamente corretto sulla rete.

Non hanno lo stesso valore la vita di un assassino e la vita di chi sacrifica se stesso per opere di bene, per motivazioni di ordine morale. Non hanno lo stesso valore la vita di un impiegato delle poste e quella del Presidente degli Stati Uniti d’America, per motivazioni di ordine reale.

Ma ha pari DIGNITA’ qualsiasi forma di vita. Speravo con tutte le mie forze che fosse questo il messaggio proveniente dalle proteste dedicate a George Floyd, vittima di un singolo uomo che dovrebbe scontare personalmente le proprie colpe, come responsabilità penale vorrebbe.

E invece no: il messaggio fuoriuscito da un evento luttuoso e deprecabile è l’ennesima occasione per una bella propaganda di sistema, l’ennesima occasione per cercare di portare avanti un disegno politico caro ai libdem, alla peggior ala progressista e al pensiero unico dominante.

Perchè manifestare, che è un diritto sacrosanto, è atto per tutti. Manifestare civilmente, evidentemente, no. E qualsiasi forma di inciviltà nella manifestazione è inescusabile. La peggiore delle quali è la volontaria ignoranza.

Perchè in ciò cui stiamo assistendo in questi giorni non vi è nulla, se non ignoranza e propaganda.

Non è protesta quando si manipolano persone per portare avanti scempi di piazza, la demolizione di negozi, attività e dimore di privati cittadini, l’abbruttimento di ciò che è bello e arte.

Non è protesta quando si vandalizza per brutalità d’animo un monumento eretto nei confronti del 54o Reggimento Volontario di Fanteria del Massachussets, il primo reggimento nella storia americana composto volontariamente ed interamente da cittadini afroamericani, qui questi moti di piazza sarebbero dedicati.

Non è protesta quando si deturpa il monumento a Churchill in Parliament Square, falsificando il dato storico pur di poter scrivere, con lo spray indelebile, “era un razzista”.

Non è protesta quando ci si introduce in luoghi museali per imbrattare statue di marmo, che è arte, è il bello, è ciò che muove il cuore ed il mondo.

Questa mandria di bestie butterebbe giù il Colosseo, incapace per cecità ideologica di contestualizzare la storia, solamente poiché li dentro, in epoche remote, secoli e secoli fa, morirono uomini.

La stessa cecità ideologica di chi oggi raderebbe al suolo l’obelisco del Foro Italico poiché riporta la scritta Dux.

Tutto ciò non è protesta, ma solamente un’occasione per fornire una valvola di sfogo ai violenti, che non sanno di essere burattini fessi nelle mani di una propaganda che vuole la vittoria dei libdem alle presidenziali 2020 in USA.

Non è protesta. E’ crassa ignoranza.

 

 

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Nello Simonelli
Nello Simonelli
Nello Simonelli nasce ad Avezzano (AQ) il 26 novembre 1988. Sin da bambino interessato a tutto ciò che verte intorno al mondo del giornalismo e della scrittura, si laurea in giurisprudenza all’Università degli Studi di Teramo nel 2014, per poi dedicarsi ad attività che spaziano dal teatro alla dirigenza sportiva, dedicandosi ad ulteriori studi nel ramo del marketing e della comunicazione oltre che del diritto sportivo. Lavora presso lo Studio Legale Simonelli di Avezzano, è responsabile del circolo cittadino di Nazione Futura, scrive per diverse testate locali, nella Marsica ed in Abruzzo, e di approfondimento politico e sociale.

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