“Vogliamo tutto”. Gay Pride per i bambini a Catania.

Un gay pride per i bambini, quello organizzato in questo fine settimana a Catania, nell’ambito delle iniziative del gay pride della città siciliana. Con questa idea di Vera Navarria, sono state organizzate letture “inclusive” dove due Drag Queen hanno letto per i bambini storie che trattavano di un’elefantina grigia, un circense sensibile e un piccolo uovo confuso.

Si tratterebbe – tra l’altro – di un ‘iniziativa importata da altri pride, come quelli di Palermo Milano, ma nuova a Catania. Fondata sulla lettura di tre libri: «Ho voluto selezionare testi con messaggi differenti», precisa Navarria, come riporta Il Meridio News «Piccolo uovo (Lo stampatello), che riguarda la varietà delle famiglie, da quelle “omogenitoriali” a quelle con genitori single; Rosaconfetto (Motta junior), che mira a superare il clichè della donna fragile, mentre Ettore, l’uomo straordinariamente forte (Settenove) quello del maschio che non piange. È importante spiegare ai bambini che la forza dell’uomo non sta nei muscoli ma nella sua sensibilità».

La nostra opinione

Non sarebbe meglio lasciar stare i bambini ed evitargli soprattutto i tentativi di indottrinamento? Perchè una manifestazione ormai obsoleta, incapace senza esagerazioni ed estreme volgarità, di far parlare di sè deve per forza ricorrere ai minori per provare a reinventarsi? Quanto è opportuno quello slogan sotto la locandina in un contesto del genere?

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