Al Quarticciolo, quartiere di Roma, una volante della Polizia è stata bloccata e ha subìto un violento accerchiamento da una decina di ragazzi nordafricani, tutti spacciatori di sostanze stupefacenti già conosciuti dalle Forze dell’Ordine. Non si è trattato del primo episodio di grave intimidazione ai danni dei servitori dello Stato in uniforme perché già in precedenza, sempre nella medesima zona, sono avvenute aggressioni contro poliziotti e carabinieri ad opera di gruppi di criminali stranieri. Ma descriviamo brevemente l’ultimo fatto che impone una serie di riflessioni. Un’autovettura, notando una pattuglia della Polizia, è fuggita ad alta velocità in Via Ostuni, quindi, gli agenti hanno provveduto ad inseguire il mezzo in fuga e la caccia è durata fino a Piazza del Quarticciolo, ma durante la corsa un uomo è sceso dall’auto e si è allontanato a piedi. Bloccato, è stato sorpreso con un permesso di soggiorno scaduto.
Quando i poliziotti tentavano di fare entrare questa persona sulla volante, sono stati accerchiati da una decina di individui, sodali evidentemente del fermato, che hanno consentito al loro amico di dileguarsi nel trambusto. Solo l’aiuto di un’altra auto della Polizia ha permesso di disperdere il gruppo e di effettuare degli arresti. Il Governo, oltre al ddl sicurezza che punta a maggiori, e giuste, sanzioni verso le manifestazioni di piazza non autorizzate che si tramutano fin troppo sovente in scontri violenti e in aggressioni fisiche a scapito di Polizia e Carabinieri, sta pensando, come hanno già avuto modo di dire alcuni ministri, a nuove tutele per le Forze dell’Ordine, prese di mira da individui e gruppi sempre più pericolosi e spregiudicati. Le opposizioni, fra le quali troviamo una Elly Schlein che pensa di essere ancora all’Università e che impedisce reazioni mature da parte del PD e dei suoi quasi alleati, hanno liquidato l’attenzione del Governo Meloni per la sicurezza nelle città italiane e per il lavoro quotidiano di chi serve lo Stato con una divisa e rischia anche di non tornare più a casa, come il tentativo, chiaramente fascistoide, della classe dirigente di centrodestra di schiacciare il dissenso in piazza e di dare alle Forze dell’Ordine impunità, scudi penali e licenze di commettere di tutto e di più, facendosi in sostanza una polizia tutta sua come è accaduto e accade in determinate dittature.
Altro che fascismo, altro che revanscismi dal sapore pinochetista, il Governo presieduto da Giorgia Meloni, dopo anni di lassismo suicida sia per quanto riguarda l’immigrazione clandestina che la criminalità in generale, intende impedire che le nostre città, di qualunque dimensione siano, vengano prese d’assalto dai violenti, (stranieri, italiani, persone che menano le mani per ragioni pseudo-politiche, individui o gruppi disposti a tutto pur di proseguire i loro affari criminali), e dare alle Forze dell’Ordine i giusti mezzi per contrastare ogni forma di illegalità. La sostanza è quella di fare sì che le donne e gli uomini in divisa non finiscano, com’è successo a volte in Italia, per correre rischi giudiziari nell’espletamento del loro servizio maggiori rispetto a chi delinque. I responsabili dell’accerchiamento al Quarticciolo, che rende ancora più urgenti nuove misure a favore di Polizia e Carabinieri, sono delinquenti che mirano a creare quartieri-ghetto, a Roma ed altrove, nei quali devono essere loro a dettare legge e le Forze dell’Ordine non hanno titolo di presenziare in tali luoghi. Al massimo, esse possono fare qualche multa per eccesso di velocità, ma se vanno oltre, serve l’intimidazione delle gang. Questi gruppi devono tuttavia fare i conti con il Governo Meloni che, a differenza di esecutivi precedenti, non accetta zone franche di illegalità diffusa in nessuna parte d’Italia.