Il Presidente ucraino , Volodymyr Zelensky, ha recentemente affermato che la Russia attaccherà nuovamente l’Ucraina: tenendo in considerazione i piani del Cremlino, che vorrebbe spostare 300.000 militari dal primo giugno.
Zelensky, durante una conferenza stampa, avrebbe inoltre affermato che all’Ucraina non serviranno mezzo milione di uomini per difendere il territorio.
Il Premier ucraino sembra avere le idee chiare per la difesa, a quanto pare non necessita di un quantitativo indefinito di uomini, ma di armamenti che consentano all’Ucraina di proteggere il confine da eventuali attacchi esterni.
Lo stesso Ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha richiesto con urgenza nuove “Batterie Patriot”, affinché la difesa contro gli attacchi missilistici continui a funzionare correttamente.
A livello effettivo, sebbene l’Ucraina non possieda lo stesso numero di truppe e rifornimenti rispetto alla Russia, fin qui sembra che le difese del confine europeo abbiano funzionato correttamente, nonostante abbiano avuto sicuramente difficoltà, specialmente nel primo periodo.
Stando alle dichiarazioni di Zelensky, l’intervento francese in terra ucraina a cui aspirava Macròn, non sembra poter sortire l’effetto desiderato: in casi come questi, serve una profonda discrezione, considerando anche gli equilibri delle organizzazioni di cui si fa parte e gli impegni presi al tavolo degli accordi con la NATO e l’UE.