Zuckerberg archivia Facebook: il futuro sono i social chiusi come un salotto

E’ tutta una  questione di privacy, o è un a questione di soldi? Decidete voi. E’ su questa domanda che si gioca il futuro delle grandi piattaforme Internet, prima tra esse Facebook, chiamata ormai a decidere in maniera chiara e netta da che parte vuole stare, al di là delle tante belle parole che il CEO Zuckerberg dispensa a chiunque abbia voglia di starlo a sentire.

Qualcuno fa notare che sono ormai 15 anni che Facebook attira, affascina, concupisce e cattura miliardi di persone nella sua rete amichevole, almeno all’apparenza, e li tiene ben stretti mentre condividono particolari intimi della loro vita con quelli che credono amici ma in realtà riforniscono corposi database con cui orientare vendite e acquisti a livello mondiale.  E non solo;  la reputazione di Facebook è stata distrutta da anni di scandali su questioni che vanno dall’uso improprio dei dati al dirottamento di elezioni democratiche fino ad arrivare all’istigazione dell’odio  e della violenza, penalizzando o agevolando gruppi di potere in base al vantaggio del network.

Adesso, nell’infuriare “della tempesta” come potrebbe dire qualcuno, mercoldì scorso Mark Zuckerberg ha proposto la sua nuova idea: fare tutto il contrario di quello che è stato fatto fino ad oggi. “Mentre penso al futuro di Internet, credo che una piattaforma di comunicazione incentrata sulla privacy diventerà ancora più importante delle piattaforme aperte che abbiamo ora”, ha scritto Zuckerberg in un post sul blog annunciando la sua nuova “visione” per il social networking. Ha poi aggiunto: “Facebook e Instagram sono l’equivalente digitale di una piazza, ma la gente vuole sempre più  trascorrere del tempo in nell’equivalente digitale di un salotto. E questo noi offrire in futuro.  La privacy offre alle persone la libertà di essere se stesse e di connettersi in modo più naturale, motivo per cui costruiamo social network che la difendono.”

Considerando tutto, un’affermazione quest’ultima un po’ forte da parte del papà di Facebook, ma Zuckerberg ci ha abituato a tutto, quindi non possiamo non prendere atto di quella che sembra la sua nuova volontà, soprattutto quando dice che  intende integrare servizi di grande successo come WhatsApp, Messenger e Instagram con un nuovo servizio di messaggistica che sarà costruito pensando alla privacy,   concentrandosi su funzionalità come la crittografia end-to-end e l’effimero, ovvero eliminando automaticamente i messaggi dopo un certo periodo di tempo.

Molti critici di Facebook hanno accolto le sue parole con profondo scetticismo. La compagnia di Zuckerberg ha molto di cui farsi perdonare.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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