A Caivano deve tornare la normalità. Può essere riassunto così il lavoro del governo: restituire normalità alle persone perbene della cittadina della provincia di Napoli, dove lo Stato è stato per troppo tempo, e spesso colpevolmente, assente. E piccoli segnali di normalità, piccoli ma allo stesso tempo densi di significato, arrivano ormai ogni giorno, in virtù di un lavoro di riqualificazione urbana, di contrasto alla criminalità organizzata, di impegno per il sociale, che piccolo non è. Un lavoro a 360 gradi che ingloba le Istituzioni tutte, in tutti i livelli.
Un segnale tutt’altro che scontato di normalità arriva direttamente dal Giro d’Italia. La manifestazione ciclistica più importante della Nazione e tra le più prestigiose a livello mondiale farà infatti tappa proprio a Caivano, passando per quel Parco Verde che era simbolo del degrado, simbolo delle difficoltà dello Stato nei confronti della criminalità organizzata, e che invece oggi è simbolo indiscusso di rinascita. Rinascita per Caivano e per tante altre periferie difficili in giro per l’Italia: con il decreto cosiddetto Caivano bis, il governo ha sostanzialmente previsto che il modello adottato nella provincia di Napoli sarà esteso a tante altre realtà italiane. Zone come Scampia, il foggiano, la periferia milanese, i quartieri catanesi. Zone dove i cittadini perbene chiedono una svolta.
Dunque il Giro d’Italia, aria di normalità. I ciclisti passeranno per il Parco Verde e renderanno omaggio all’istituto scolastico Francesco Morano. Lo stesso istituto che, nell’agosto del 2023, ormai un anno e mezzo fa, fu visitato dalla premier Giorgia Meloni in persona, durante la sua visita a Caivano che diede avvio alla sua rinascita. Normalità data anche dalla ristrutturazione dell’ex impianto sportivo Delphinia, trasformato nel centro Pino Daniele, che mira a sfruttare a pieno la potenza dello sport nell’allontanamento dei più giovani dalle mafie. È stato inaugurato il nuovo Polo universitario, con i reati che sono calati del 20%, in particolare quelli legati allo spaccio di droga. Uno smacco alla criminalità organizzata che, fino a poco tempo fa, sembrava impensabile.
Vale la pena, allora, ricordare le parole pronunciate dalla premier durante l’inaugurazione del centro Pino Daniele: “La mia emozione è ai limiti delle commozione – ha detto Meloni – questa è una delle giornate nelle quali l’affanno, i problemi, i sacrifici, l’ansia assumono un senso in questa missione che svogliamo. Caivano è una delle mie principali scommesse, forse non ero preparata all’emozione che ho provato questa mattina, all’impatto della differenza. Il messaggio è che lo Stato può fare la differenza, può mantenere i suoi impegni, qui lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre. Si sono rese conto di un problema, hanno pensato una risposta, fatto un annuncio e l’annuncio non è caduto nel vuoto, è diventato un fatto. E questo vuol dire accendere una speranza in un territorio in cui molto spesso le istituzioni hanno pensato che speranza non potesse esserci. È un messaggio molto potente”.