A difesa delle tavole italiane, sanzioni e regole rigide del governo sulla farina di insetti

Tra le volontà dell’Unione Europea, controversi soprattutto nel Bel Paese sono stati sicuramente i regolamenti riguardo la produzione e la commercializzazione della farina di insetti – in particolare di grillo domestico, di larva gialla della farina, di locusta migratoria e di verme della farina minore – che tra il 2021 e il 2023 hanno dato il via al fenomeno in tutti gli Stati membri. L’utilizzo di queste farine, tuttavia, preoccupa sia alcuni produttori sia i consumatori italiani: se infatti fare uso delle farine può abbassare la qualità di alcuni prodotti, a essere maggiormente allarmati sono i cittadini, potendo ritrovarsi, pur non acquistandola direttamente, a consumare prodotti contenenti anche in parti minoritarie la farina di insetti.

I regolamenti europei in questione, in quanto tali, non possono essere elusi o evitati. Ma c’è da garantire comunque una corretta informazione per tutti i consumatori: a questi sono finalizzati i quattro decreti del 6 aprile 2023 voluti dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in concerto con il Ministero della Salute e con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I decreti si prefiggono l’obiettivo di lenire il peso che le farine di insetti potrebbero avere sulle nostre tavole: essi impongono importanti regole di etichettatura per indicare senza dubbi i prodotti contenenti tali farine, in virtù del fatto che, non potendo vietare la possibilità di farne uso, primeggia il bisogno che sia garantito soprattutto il diritto di non farne uso. Il concetto è stato chiaramente espresso dal ministro Lollobrigida durante il Question Time avvenuto ieri alla Camera dei Deputati: “Sulle farine a base di insetti autorizzate dell’UE – ha spiegato – vogliamo garantire la massima trasparenza dell’etichettatura. Queste farine non possiamo e non vogliamo vietarle, ma dobbiamo garantire agli italiani la possibilità di scegliere consapevolmente cosa mangiare”. Ecco, dunque, che “il nostro Governo ha inteso garantire con regole rigide e chiare, e con idonee sanzioni finalizzate al loro rispetto, esattamente la possibilità dei cittadini di scegliere se utilizzare qualcosa che l’Europa autorizza”. È imposta ai prodotti a base di farine di insetti l’esposizione di un’etichettatura chiara, ben visibile, contenente i nomi degli animali utilizzati per la sua fabbricazione, la quantità, il Paese di origine e i possibili allergeni, il tutto in lingua italiana. Altra norma, poi, prevede la commercializzazione in spazi separati per evitare commistioni con altri prodotti, con severi controlli e sanzioni sul rispetto di tali disposizioni. È indispensabile dunque difendere la nostra cucina da altre ingerenze: se la carne sintetica metteva a rischio un’intera filiera di eccellenza, ora è apparso indispensabile garantire ai cittadini italiani la massima informazione su cosa stanno acquistando.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati