Il 9 novembre 1989 cadeva il muro di Berlino che per decenni aveva diviso il vecchio continente e con esso il mondo intero. In seguito ai processi inescati dai patti tra le super potenze vincitrici, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’occidente era finito sotto l’influenza anglo-americana, mentre l’oriente era caduto nel giogo dei regimi comunisti collegati all’Unione Sovietica.
Tuttavia, mentre il muro veniva preso a picconate, il mondo era in festa e il popolo tedesco gioiva perchè finalmente riunito, già si ponevano le basi per una nuova prigione dei popoli, quell’Unione Europea che ci governa ancora oggi. Elìte illuminatissime erano state colte dalla tentazione che la caduta del muro e il successivo crollo dei regimi comunisti fosse una sorta di “fine della storia” con un mondo che andava necessariamente in direzione unipolare. Unica potenza mondiale gli Stati Uniti, unico dogma economico il liberismo capitalista senza freni, unica direzione della storia la globalizzazione.
Da qui, come tappa fondamentale, la costruzione di un’Unione Europea dominata da burocrati e speculatori, la cosiddetta “tecnofinanza”, fondata sulla religione del dio Euro e votata alla disgregazione degli stati nazionali. Una unione che opprime i popoli, gli nega la sacralità dei confini della Patria, ne umilia le Istituzioni nazionali.
Il disegno che procede a tappe forzate, quasi in totale trasparenza, è quello di arrivare ad uno stato globale governato da elìte che tengono in gioco una massa mondiale di proletari/consumatori senza più identità, dignità, libertà.
Oggi siamo chiamati a sconvolgere questi piani, dando una sterzata alla Storia per rimetterla in moto. Dobbiamo abbattere questa €uropa dei burocrati al servizio degli speculatori della grande finanza. Ricostruiamo l’Europa delle radici cristiane, dell’identità culturale occidentale, una confederazione di Stati liberi e Sovrani che cooperano su grandi materie, ma che sono liberi di autodeterminarsi.
Siamo al mutare della marea, bisogna tenersi pronti.