Per la maggioranza dei giovani italiani il Servizio civile Universale rappresenta “una occasione di crescita personale” e “un’opportunità per fare esperienze utili dal punto di vista professionale”.
Questo è il dato principale che emerge da un’indagine condotta per conto del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile Universale (SCU) su un campione rappresentativo di ragazze e ragazzi italiani dai 17 ai 28 anni. Quando i giovani scelgono di intraprendere questa esperienza, per molti di loro è fondamentale anche “il desiderio di aiutare gli altri a fare qualcosa per la propria comunità” e quello di “conoscere nuovi ambienti e nuove persone”. Sebbene esista una leva economica determinata da un rimborso mensile, questa viene menzionata solo in una minoranza di casi, anche tra coloro che sono in cerca di occupazione.
“L’indagine testimonia l’importanza che il Servizio Civile Universale ricopre per i giovani e rafforza il nostro impegno a favore di questa opportunità. L’introduzione di una riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici per posizioni non dirigenziali rappresenta un esempio concreto della strada intrapresa da questo Governo che crede nella formazione personale e nella acquisizione di competenze a beneficio dei giovani volontari”, afferma il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
“Le radici del futuro sono già qui, nel presente. Possiamo e dobbiamo fare ancora di più per allargare il perimetro dei giovani italiani interessati al SCU, soprattutto quelli più sfiduciati, come i NEET, e rendere davvero ‘universale’ questa esperienza. Per questo motivo, il Governo ha deciso di stabilizzare economicamente il Servizio Civile per i prossimi 3 anni con uno stanziamento complessivo di circa 650 milioni di euro, di collaborare con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociale per certificare le competenze acquisite durante questa meravigliosa esperienza. Intendiamo continuare a investire in nuove articolazioni del Servizio Civile che ha ormai bandi anche per quello Digitale, Ambientale e Agricolo, ai quali si aggiungerà a breve quello Culturale, grazie alla collaborazione con i rispettivi Ministeri, per rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze dei giovani che siamo in grado di ‘ascoltare’ e implementare anche grazie allo strumento Carta Giovani Nazionale”.