“Accordo Italia-Albania è un modello da seguire”: il governo svedese segue la strategia di Giorgia Meloni contro gli ingressi illegali

L’ennesimo endorsement alle politiche anti-immigrazione illegale del Governo Meloni arriva direttamente dalla Svezia, uno dei Paesi scandinavi che in questi anni hanno subito la crescita esponenziale degli ingressi illeciti, con conseguenze molto importanti sulla società e sulla sicurezza interna.

Si parla di “soluzioni innovative” per affrontare la crisi migratoria, di cui il governo italiano sta facendo uso, uno su tutti l’accordo tra Albania e Italia, siglato lo scorso 6 novembre tra Giorgia Meloni e il suo omologo Edi Rama, che porterà i migranti giunti irregolarmente verso le coste albanesi per alleggerire il carico che arriva nei porti italiani. Un modello già visto con interesse da altri Stati come la Germania e la Gran Bretagna, con Keir Starmer, il nuovo premier eletto da poche settimane, che tra le sue priorità ha inserito proprio un viaggio istituzionale a Roma, con il quale ha fatto visita proprio a Giorgia Meloni per studiare possibili soluzioni al problema migratorio.

Dalla Svezia, dunque, arriva l’ennesima conferma che il modello italiano piace. “Non c’è ancora una proposta concreta, ma è possibile guardare ad esempio all’accordo tra Albania e Italia. Quello di cui abbiamo bisogno ora è avere più dettagli, la scelta della sede è un aspetto ma ce ne sono altri”. Lo ha dichiarato il ministro per le Migrazioni svedese, Johan Forssell, all’arrivo alla riunione del Consiglio Affari interni a Lussemburgo. “È il momento – ha aggiunto il membro del governo svedese – di affrontare queste discussioni sulle soluzioni innovative in maniera più concreta, per capire se sono possibili da applicare o no”.

Dunque, arriva così la riprova che l’azione del governo Meloni funziona e attira l’attenzione degli altri esecutivi che pure sono alle prese con un problema migratorio tutt’altro che secondario. Proprio in questi giorni il governo francese ha mostrato interesse verso una possibile cooperazione con i Paesi di transito, quelli del Nord Africa, proprio in riferimento al modello italiano, agli accordi siglati lo scorso anno con la Tunisia, con l’Egitto e con la Libia. Anche il governo spagnolo, alle prese con un’ondata senza precedenti verso le Canarie, ha espresso la stessa intenzione. Insomma, l’Italia continua a fare scuola agli altri Paesi europei sulla gestione e sulla lotta ai flussi migratori illegali.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Redazione
Redazione
La Redazione de La Voce del Patriota

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati