Albania, Kelany (FdI): alcuni magistrati non chiaro confine tra professione e militanza politica

“A poche ore dall’ingresso dei primi migranti nei centri italiani in territorio albanese sono arrivate puntuali, e annunciate, le decisioni dei giudici di non convalidare il trattenimento disposto dalla Questura di Roma per gli stranieri provenienti da Egitto e Bangladesh. Questo perché Egitto e Bangladesh, a parere dei magistrati, non sarebbero nazioni sicure, nonostante figurino nella lista dei “Paesi sicuri” redatta a valle di una articolata istruttoria che coinvolge diversi ministeri. Viene citata la recente sentenza della Corte di Giustizia europea sul tema, omettendo però che si tratta di un pronunciamento che riguarda Repubblica Ceca e Moldova che non introduce alcuna eclatante novità in materia di applicazione della direttiva da parte dell’Italia. Tra i giudici che hanno preso la decisione c’è anche Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, salita agli onori delle cronache perché sul proprio profilo social rilanciava raccolte fondi in favore delle Ong del mare. Ormai è palese che alcuni magistrati non abbiano più chiaro il confine tra professione e militanza politica. Questo è un insulto ai cittadini che si sono espressi chiaramente con il loro voto e hanno chiesto a questo governo di contrastare l’immigrazione illegale di massa e di far rispettare le regole”.

Lo dichiarano il deputato di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito.

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