Alessandro Giuli contestato dagli antifascisti davanti alla Sapienza: vietato dare gli esami?

Stamattina, il Ministro Alessandro della cultura Alessandro Giuli si è recato presso l’università La Sapienza di Roma per dare l’ultimo esame presso la Facoltà di Lettere, ma la contestazione nei suoi confronti da parte dei soliti noti antifà non si è fatta attendere: il collettivo di Cambiare Rotta si è prontamente attivato per starnazzare per la sua presenza, in quanto: ”È un insulto che proprio in questa facoltà, dove due studenti antifascisti sono stati uccisi, venga un ministro della Cultura con radici storiche e politiche legate a Meridiano Zero”. Come se nel secolo scorso i militanti di MZ si fossero distinti per aver attentato alla vita delle persone, la solita retorica della confusione volta adf impoverire il dibattito per distorcere completamente la storia. Non può certo mancare in tutto questo la filippica sull’antifascismo, il cavallo di battaglia zoppo di ogni kompagno che si rispetti, ronzino dei giorni di sempre.

“Giuli lo bocciamo noi! Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato. Per una nuova cultura“. Per una cultura di chi non ha evidentemente studiato, praticamente il monito sarebbe quello di sostituirsi ai docenti per dare voti alla buona ad un Ministro: fosse per loro a scuola si studierebbe un testo unico sulla vita di Karl Marx. Aldilà delle battute che sembrano rasentare una realtà distopica, qua sembra che la storia la faccia solo la sinistra, per loro la destra non conta niente, non dovrebbe esistere dall’alto della loro superbia. 

Esilarante gli slogan: ”Da Franceschini a (San)Giuli(ano) PD e fascisti contro la cultura” o magari “Ieri Meridiano Zero oggi Med-Or. Basta fascisti e guerrafondai“. Sono sempre contro tutti, ma potendo scegliere voterebbero sempre e solo a sinistra, poi si comportano come se le responsabilità di un Governo israeliano debbano ricadere per forza sulla maggioranza italiana. Trovare complici e complotti senza pensarci due volte è tipico di chi non sa neanche quello che dice, l’opposizione sana e strutturata della sinistra radicale non fa parte dei pensieri militanti.

A distruggere l’insopportabile retorica dell’estrema sinistra universitaria è stato proprio il Professor  Gaetano Lettieri:” È andato benissimo” ha dichiarato “Il ministro era preparatissimo ma abbiamo anticipato per motivi di ordine pubblico l’esame alle 8, è stato una trentina di minuti e non posso che fargli i complimenti”. Altro che bocciatura, la puntualizzazione del docente annienta tutti gli sproloqui del collettivo: la sessione è stata perfino presidiata dagli agenti di polizia e stando al racconto di Lettieri c’erano anche 2 studenti a testimoniare l’andamento dell’esame. Tutto si può dire, meno che Alessandro Giuli fosse impreparato. Si era iscritto all’esame prima di accettare il ruolo istituzionale, facile cavalcare l’onda della contestazione in base alla notorietà delle persone. Più difficile cercare motivazione valide a livello politico per non essere d’accordo nel merito e nel metodo. 

Ci mancava la strumentalizzazione degli esami per creare la nuova polemica ministeriale, protesta portata a termine solo per creare un po’ di frastuono. Tra qualche mese gli antifascisti troveranno qualche altro cavillo su cui sindacare. Peraltro il curriculum di Alessandro Giuli parla chiaro, giornalista professionista, all’attivo ha svariate collaborazioni con molti quotidiani italiani tra cui: Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Libero e molti altri ancora. L’attenzione su di lui si è dunque verificata solo dopo l’accettazione dell’incarico, nulla di cui preoccuparsi. Il dato grave è quello che riguarda le forze dell’ordine, costrette a presidiare un’aula per evitare l’interferenza durante l’esame, neanche fossimo tornati negli Anni di piombo. Tanto rumore per niente.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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