Amazon, Rampelli (VPC-FdI): a che titolo il ministro Colao visita un elusore del fisco italiano?

“Il ministro Colao, in visita allo stabilimento di Amazon di Novara, ha fatto i conti con la pesante elusione fiscale che il gigante dell’ecommerce attua pagando al fisco italiano una parte infinitesimale dei profitti che fa grazie al mercato italiano? Il ministro Colao è consapevole del fatto che l’innovazione tecnologica, che lui dovrebbe promuovere, non può essere uno strumento per calpestare i diritti dei lavoratori, come invece fa Amazon né creare desertificazione del commercio di prossimità? Il ministro Colao ha informato i ministri del Lavoro e della Salute di questa visita che hanno inviato ispettori, rilevato irregolarità e convocato i vertici di Amazon? Il fatto che la ‘creatura’ di Bezos dia lavoro a 14mila persone l’ha indotto a chiedere quanti posti di lavoro sono stati invece persi e quale sia il saldo? In ogni caso i posti di lavoro prodotti non possono dare una posizione di vantaggio rispetto ad altre aziende italiane che pagano 5 volte le tasse di Amazon allo Stato, danno anch’esse lavoro e, al contrario di Amazon, rispettano i diritti dei lavoratori con contratti nazionali e modalità prestazionali umane. Al riguardo è vergognoso che giusto poco fa la maggioranza ha bocciato in commissione l’emendamento a prima firma Meloni  sulla webtax da applicare agli extraprofitti dei colossi del web come Amazon. Sarebbe stato imbarazzante per Colao visitare lo stabilimento e fare la foto di circostanza”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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